Forrestgump: i terreni sottratti alla mafia a Quart diventeranno un frutteto

Ci sono voluti 10 anni perché alcuni beni confiscati alla mafia, nel Comune di Quart, potessero essere messi al servizio della comunità e ora un alloggio ospiterà un servizio di tata familiare, gestito dalla cooperativa La Libellula e un altro sarà assegnato ad un progetto pagato con fondi Pnrr per ospitare persone in estrema povertà. Il terzo lotto consiste invece in un terreno, ora affidato alle cure di Forrestgump VdA 2.0.

Risale al 2013 il primo decreto di confisca, da parte del tribunale di Aosta, di alcuni beni di Giuseppe Nirta. L’iter dell’Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha portato all’assegnazione tramite bando pubblicato nel 2022, e per 10 anni, l’alloggio di Rovarey a La Libellula e il terreno in località Torrent de Maillod alla Forrestgump, mentre l’altro alloggio di Champeille deve ancora essere assegnato.

Da incolto a frutteto

La prima presentazione della nuova vita dei beni di mafia si è svolta martedì scorso, 18 luglio, appena sopra il Vivaio Forestale Regionale Abbé Henry, alla presenza del sindaco Fabrizio Bertholin e degli utenti della cooperativa sociale guidata da Roberto Grasso. Sono 1.500 metri quadrati di bosco, incolto, piccoli edifici diroccati, su un terrazzamento che non sarà facile da gestire. «Abbiamo partecipato al bando con molti timori - ha confidato il Presidente della Forrestgump - e poi abbiamo scoperto di essere gli unici. Per noi va bene, anche se il terreno è tutto in salita, perché con la poderale arriviamo facilmente agli altri campi che coltiviamo poco sopra, a La Planaz. Ringraziamo Sandro Brédy, che con i suoi mezzi ci ha aiutati a cominciare a ripulire il nuovo spazio. L’avremo in gestione per 10 anni: pianteremo piccoli frutti e alberi da frutto. Non è ancora stagione ma bisogna preparare il terreno».