Cantieri e vendite: grande fermento immobiliare nel villaggio di Lillaz a Cogne: “Ora più servizi”
C’è un grande fermento a Lillaz di Cogne, il villaggio famoso per le sue cascate. A guardare con attenzione il paesaggio non si può fare a meno di notare la presenza di sette gru, abbinate ad altrettanti cantieri edili, un ampio intervento di rinnovamento è quindi in atto da qualche mese, grazie alle agevolazioni statali e soprattutto alla volontà di residenti e imprenditori di recuperare il patrimonio abitativo per offrire nuove opportunità di accoglienza turistica.
«Attualmente sono sette i cantieri operativi, - evidenzia Rosito Gerbore, titolare con la moglie Angela Atzeni dello storico Bar Anaïs - tutti di recupero di case private. L’intento è la realizzazione di piccole strutture ricettive, con la formula bed and breakfast, oppure di residence per i turisti, anche se è logico che qualche appartamento verrà posto in vendita per finanziare le operazioni.»
Due sono le case abbattute praticamente di fronte al ponte per accedere al villaggio, con la previsione di ricostruirle e destinarle una ad alloggi e l’altra a residenza turistico alberghiera. «È bello vedere rinascere Lillaz anche grazie a questi cantieri. - commenta Tiziana Ferrod - Pure noi, come famiglia Jeantet stiamo ristrutturando una vecchia casa di proprietà dove, a lavori ultimati, ci trasferiremo. Se poi è confermato che il negozio di alimentari rimarrà aperto anche in inverno e non solo nella stagione estiva, come avviene da qualche anno, credo che per Lillaz tutto questo rappresenti un notevole quanto significativo passo in avanti per un’offerta turistica che va ad integrare il bellissimo contesto che ci circonda.»
Tra gli abitanti di Lillaz è prevalente la soddisfazione nel vedere riqualificato il loro villaggio e non solamente i residenti sono impegnati nelle attività di recupero. In effetti alcuni fabbricati sono stati venduti ad impresari non di Cogne, come nel caso di Salvatore Battaglia, imprenditore edile di Aosta: «Ho acquistato una vecchia casa proprio in centro all’abitato che sto ristrutturando. Una volta ultimati i lavori gli alloggi saranno messi sul mercato vendita. Noi non vendiamo su progetto ma aspettiamo l'ultimazione delle opere e poi li proporremo appunto sul mercato immobiliare, che a Lillaz ultimamente è parecchio vivace».
E’ di questi giorni la notizia della vendita dello storico fabbricato “Tabor”, una dei primi esempi di multiproprietà, le cui quote appartenevano prevalentemente a torinesi. Ad acquistarlo è stato il Sermig, Servizio missionario giovani che, da quanto appreso, provvederà alla completa demolizione, con conseguente ricostruzione ed ampliamento usufruendo delle agevolazioni del “piano casa” statale.
«Uno dei problemi - dice Rosito Gerbore - che potrebbe in futuro crearsi dopo la realizzazione di così tanti appartamenti è quello dei servizi. Al momento a Lillaz sono in attività due ristoranti e una pizzeria e, se consideriamo l’offerta complessiva di Cogne, il sabato e la domenica è già problematico accogliere tutti. L’annuncio che il negozio di alimentari resterà aperto tutto l’anno è una cosa molto positiva.»
Lillaz, oltre ai suoi residenti ed agli eventuali villeggianti che soggiorneranno nel villaggio, ospita già ogni giorno tantissime persone che visitano le cascate, quindi un domani bisognerà pensare a realizzare delle infrastrutture pubbliche e private che, nel rispetto dell’ambiente naturale, possano garantire un corretto equilibrio nella gestione del territorio.