Inferno di fuoco a Aymavilles

Inferno di fuoco a Aymavilles
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Il devastante incendio divampato mercoledì scorso, 19 luglio, che ha divorato 250 ettari di bosco sopra Aymavilles è ormai sotto controllo. Un evento eccezionale che a memoria d’uomo ha un solo precedente: Il 14 agosto del 1919 gli stessi luoghi sopra Pont d'Ael furono teatro di un altro enorme rogo.

Villaggio devastato, gli abitanti: «Qualcosa non ha funzionato»

Non si registrano feriti, ma nel villaggio di La Camagne su 5 immobili sono praticamente andati distrutti 2 edifici e un terzo è danneggiato. A perdere le loro case sono stati Valentino Savioz e Alex Parléaz. «E’ stato terribile - racconta Lorena Berlier, moglie di Valentino Savioz - il fumo e le fiamme erano dappertutto. I Vigili del Fuoco sono intervenuti all’inizio dell’incendio ma tra le 16 e le 18 non c’erano a La Camagne, penso siano stati dirottati altrove: se ci fosse stata un’autobotte la nostra casa si sarebbe potuta salvare. Ma la situazione era ritenuta troppo pericolosa. I pompieri sono poi arrivati numerosi in serata. Mio marito che aveva aperto le girandole nel tentativo di arginare l’avanzare del fuoco, ma che ovviamente bagnavano i prati e non la casa, ha mostrato loro dove potevano attaccarsi per l’acqua, ma ormai era troppo tardi. Io sono stata seduta su un trattore a guardare la mia casa bruciare. Sia chiaro: nessuno dice che i Vigili del Fuoco non si siano impegnati, anzi, e anche nei giorni successivi ci hanno aiutato tantissimo. Ma il coordinamento in quei momenti cruciali a nostro avviso poteva essere diverso». Ipotesi sulle cause dell’incendio? «Nessuna, - risponde Lorena Berlier - so solo che è partito da un prato sul versante opposto al nostro, sopra la strada regionale per Cogne e non capisco come abbia fatto ad arrivare con tanta violenza fino a qui». Anche Alex Parléaz ha visto andare in fumo la casa di famiglia: «Sono riuscito a mettere in salvo con grande difficoltà un toro e 2 mucche che avevo nella stalla e volevo portare alle Batailles. Le ho attaccate al trattore e le ho portate fino alla strada dove è arrivato il camion che le ha portate via. Se ci sono stati ritardi nello spegnere il fuoco a La Camagne? che qualcosa non abbia funzionato, ma comunque i Vigili del Fuoco ci hanno aiutato tantissimo anche nei giorni dopo, sono stati fantastici».

Raccolta fondi per La CamagneL’Amministrazione comunale di Aymavilles, la Pro Loco e l'Associazione La Tornalla di Ozein promuovono una raccolta fondi per La Camagne. Le donazioni possono essere effettuate con versamento sul conto corrente IT50A03069096061000001632 74 intestato a “Associazione culturale la Tornalla di Ozein” con la causale "Per la frazione La Camagne". Le donazioni verranno destinate al sostegno delle famiglie colpite dalla calamità.

Per domare le fiamme sono stati impiegati centinaia di uomini, oltre a elicotteri e ad aerei Canadair giunti da fuori Valle, che si sono alternati in turni senza soluzione di continuità. «Gli accertamenti per capire esattamente come si è sviluppato il rogo sono in corso, per cui è ancora prematuro fare delle ipotesi in merito - spiega il comandante del Corpo forestale della Valle d'Aosta Luca Dovigo, commentando eventuali ipotesi sull'origine dell'incendio di Aymavilles - L'allarme è stato dato mercoledì intorno alle 15 e l'incendio si è sviluppato lungo la regionale 47 per Cogne. Il vento ha fatto il resto». Stefano Farinet, del Nucleo antincendi boschivi del Corpo forestale della Valle d'Aosta, afferma che l’incendio «E' “sceso” dalla strada regionale di Cogne: del materiale acceso è rotolato verso valle. Il primo attacco è stato a monte e a valle della strada regionale. E' stato fermato l'avanzamento verso Ozein, quindi a monte, mentre a valle la zona è dissestata, non si riusciva a lavorare da terra. Così è cresciuto ancora». Però tra le ipotesi che circolano prevale quella di un’auto vista da più persone che si era fermata in panne a La Poyaz - proprio da dove sono partite le fiamme poi alimentate dal vento - a bordo della quale vi era una donna che è stata male ed è stata soccorsa. A innescare l’incendio potrebbe quindi essere stato il surriscaldamento del veicolo. Nel giro di poche ore le fiamme si sono estese anche dall'altro lato del torrente Grand Eyvia verso La Camagne e Poignon.

Calamità eccezionale

Il presidente della Regione Renzo Testolin - che ieri, venerdì 21, ha firmato il decreto di dichiarazione di eccezionale calamità per incendio nei Comuni di Aymavilles e Villeneuve - dichiara: «La macchina organizzativa della Protezione civile ha dato una risposta corale con il coinvolgimento e il lavoro dei Vigili del Fuoco, del Nucleo anti incendio boschivo, degli agenti forestali e dei tanti distaccamenti dei Vigili del Fuoco volontari che si sono resi disponibili ad intervenire fin da subito sul rogo con rapidità e professionalità. Indispensabile anche la collaborazione di Deval che ha seguito con noi l'evoluzione dell'evento per gestire le sue strutture e garantire il ripristino in tempi rapidi della fornitura elettrica al Comune di Cogne. Fondamentale la collaborazione del 118 e dei volontari di protezione civile nell'attivare l'evacuazione degli ospiti della casa famiglia di Saint-Léger (che sono rientrati ieri, venerdì 21, ndr) per portarli alla caserma Cesare Battisti dove sono stati accolti grazie alla disponibilità e alla collaborazione del Centro Addestramento Alpino. Infine, fondamentale è stato il supporto del servizio di viabilità della Regione che assieme alle Forze dell'Ordine, ha garantito il ripristino e la sicurezza della strada regionale per Cogne. Per ultimo rimane da sottolineare il dinamismo e la fattiva collaborazione e operatività dell'Amministrazione comunale di Aymavilles che, fin da subito, si è mossa in sinergia con l'Amministrazione regionale».

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