E’ stato siglato un protocollo per la vendemmia turistica “Interessanti prospettive”
La vendemmia turistica è da oggi regolamentata grazie al protocollo d’intesa sottoscritto ieri, venerdì 14 luglio, a Roma fra l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e l’associazione nazionale Città del Vino. L’accordo è stato firmato da Paolo Pennisi, direttore generale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, e da Angelo Radica, presidente di Città del Vino, nella sede centrale dell’Ispettorato. Viene precisato che la vendemmia turistica non può considerarsi un rapporto di lavoro, ma «si intende l’attività di raccolta dell’uva, non retribuita, di breve durata, episodica, circoscritta ad appositi spazi, avente carattere culturale e ricreativo, svolta da turisti e correlata preferibilmente al soggiorno in strutture ricettive del territorio e/o alla visita e degustazione delle cantine locali nell’ambito di un’offerta turistica di tipo integrato». Nel documento sottoscritto si precisa anche che «per lo svolgimento della vendemmia turistica non può essere corrisposto ai turisti alla stessa partecipanti alcun emolumento comunque denominato, né in denaro né in natura. L’attività è ristretta a poche ore alternativamente nella fascia oraria antimeridiana o postmeridiana e non può ripetersi per più di 2 volte nella stessa azienda nell’arco della stessa settimana».
«Anche per la Valle d’Aosta questo protocollo può diventare il volano di una serie di iniziative che rendono sicuramente interessante l’offerta enoturistica regionale. - sottolinea Carletto Stefano, coordinatore regionale delle Città del Vino valdostane - L’auspicio è che, come accade in altre regioni, la vendemmia turistica costituisca una grande opportunità sia economica per le cantine che di promozione territoriale per le Amministrazioni comunali coinvolte» .
«La regolamentazione della vendemmia turistica a livello nazionale, grazie a questo protocollo di intesa, rappresenta un’iniziativa utile e significativa per dare un ulteriore impulso all’enoturismo anche nella nostra regione. - afferma l’Assessore all’Agricoltura e Risorse Naturali Marco Carrel - Questa possibilità ben si inserisce, completandola ulteriormente, in tutta una serie di attività e iniziative collegate al concetto di multifunzionalità del settore agricolo. Auspichiamo che le nostre aziende aderiscano a questa nuova tipologia di approccio turistico, in linea con le numerose iniziative che, già attualmente, sono in essere. Siamo certi che la possibilità di vivere il nostro territorio a contatto diretto con il mondo agricolo contribuirà ad offrire ai turisti che frequentano la nostra regione, un’esperienza profonda e indimenticabile».