Maurizio Landini ad Aosta, il segretario generale della Cgil alla Cogne. Monica Pirovano: “La precaria sono io”

Maurizio Landini ad Aosta, il segretario generale della Cgil alla Cogne. Monica Pirovano: “La precaria sono io”
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Un incontro con i vertici della Cogne Acciai Speciali, l'azienda siderurgica di Aosta principale impresa in Valle per numero di dipendenti. Una visita di tutti i reparti, per incontrare gli operai nel loro posto di lavoro. La visita ad Aosta di Maurizio Landini, la prima da segretario generale della Cgil, è iniziata - nella mattinata di lunedì scorso, 10 luglio - dall'acciaieria. Maurizio Landini ha poi incontrato i delegati nella sede della Cgil di Aosta. Sulla Cogne, il segretario della Cgil spiega: "Ho visto un'esperienza importante per la qualità degli investimenti. I cambiamenti societari hanno consentito nuovi investimenti, che dovrebbero garantire una crescita". Per Landini, la Cogne ha "un'età media di poco superiore ai 36 anni: è un dato molto positivo, ma c'è la necessità di una battaglia per superare la precarietà del lavoro, per ottenere tutele e diritti".

In generale, nell'industria italiana "siamo in un momento di grandissima trasformazione sul piano digitale" e la Cogne "ha iniziato ad affrontare questi temi". L'obiettivo della Cgil è "cancellare la precarietà", sia "nel pubblico impiego come per il privato. Vediamo ogni giorno forme di lavoro che non hanno senso di esistere. Va superata la logica del subappalto, delle finte cooperative, delle finte partite Iva".

"In Cogne la più precaria sono io, perché i miei lavoratori hanno dei diritti e un contratto che li tutela, io se l'azionista di maggioranza domani mi vuole mandare a casa lo può fare.

Alla fine i punti di vista sul precariato possono anche essere molto diversi". Lo ha detto Monica Pirovano, la direttrice della Cogne Acciai Speciali, replicando al segretario generale della Cgil Maurizio Landini, ospite al convegno "Giovani e lavoro. Quali prospettive in Valle d'Aosta". "E' vero molti studenti vanno all'estero a lavorare, è vero forse le aziende italiane non riescono a pagarli abbastanza e all'estero li pagano di più ma noi in Italia abbiamo il problema atavico del cuneo fiscale, il costo del lavoro delle aziende in Italia è decisamente non confrontabile con l'estero. Nel mondo competiamo con indiani e cinesi, il loro costo del lavoro è bassissimo per le italiane è difficile poter competere. Ragionamenti ad alto livello devono essere fatti".

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