Ghiacciaio del Rutor, inaugurato il bivacco «Camardella»

Ghiacciaio del Rutor, inaugurato il bivacco «Camardella»
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«Quando il 4 agosto 2022 ho visto i due blocchi trasportati in volo dall’elicottero proveniente dalla Svizzera, ho provato un’emozione forte. Si stava avverando un sogno. In quel momento ho capito che il bivacco dedicato a Edoardo, finalmente, poteva essere posato lassù ai confini del cielo, in quel luogo che lui amava tanto, su quella cresta di roccia del ghiacciaio del Rutor». L’inaugurazione ufficiale in quota del bivacco dedicato a Edoardo Camardella, avvenuta sabato scorso, 1° luglio, «è stata la ciliegina sulla torta di un progetto bellissimo che da punto vista emotivo ha coinvolto tante persone. Io e mio marito Luciano che, insieme all’amico architetto Massimo Roj, abbiamo dedicato ogni momento libero al progetto, saremo sempre grati a tutti. La nostra certezza è che questo bivacco intitolato a nostro figlio sarà sempre un importante punto d’appoggio per gli amanti del ghiacciaio».

Sguardo gentile, sono parole dolci e cariche di emozione quelle dette da Silvia Biselli, la mamma di Edoardo Camardella, sabato scorso quando, come dice lei, finalmente il bivacco intitolato al figlio, scomparso all’età di 28 anni travolto il 30 novembre 2019 da una slavina sul massiccio del Monte Bianco insieme all’amico Luca Martini, è stato inaugurato, a 3.364 metri. All’evento erano presenti i sindaci di Valgrisenche Aline Viérin, e di la Thuile Mathieu Ferraris, del presidente del Consorzio degli Operatori Turistici La Thuile Stefano Collomb, e dell’assessore allo Sport del Comune di La Thuile Manuel Sorarù. Lassù, dove il panorama è da mozzafiato, sabato scorso c’erano l’architetto Massimo Roj, amministratore delegato e fondatore di Progetto CMR (è la società di progettazione integrata che ha progettato il bivacco), Luciano Camardella il padre del giovane alpinista e maestro di sci valdostano, e l’amico di sempre di Edoardo, André Barailler, appassionato di fotografia di montagna, soprattutto del massiccio del Rutor.

L’idea iniziale di sistemare il bivacco «Edoardo Camardella» dove si trova oggi è proprio di André Barailler che, dopo averne parlato con Luciano Camardella, ha coinvolto l’amico di famiglia Massimo Roj, che ha subito preso a cuore l’iniziativa.

«È un’enorme emozione essere qui oggi a inaugurare in quota il bivacco ‘Edoardo Camardella’. In cima al meraviglioso ghiacciaio del Ruitor. - ha detto sabato scorso Massimo Roj - Abbiamo vissuto un momento di comunione e di memoria, ricordando Edoardo e celebrando un luogo accogliente e aperto a tutti gli amanti della montagna. Si tratta di un progetto che mi sta veramente molto a cuore e che ha creato un luogo indimenticabile, promuovendo partecipazione e solidarietà».

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