Liste di attesa, “lieve miglioramento”
Un «lieve miglioramento». E’ quanto - secondo l’Usl - emerge dal monitoraggio complessivo sui tempi di attesa per le prime visite e per gli esami strumentali. «Alcune specialità che registravano criticità stanno migliorando: l’Oculistica e l’Urologia hanno attivato nuovi slot di visite e esami. - si legge in una nota dell’Usl - E’ sostanzialmente positivo anche il primo bilancio sulle liste di galleggiamento, attivate martedì 6 giugno scorso per Neurologia e Gastroenterologia, le due aree con agende parzialmente chiuse a causa di una grave carenza di personale medico divenuta ormai strutturale». Il sistema della lista di galleggiamento funziona così: se un utente contatta il Cup per prenotare una prima visita o esame strumentale e non vi sono disponibilità, l'operatoreinserirà i dati dell'utente nella lista di galleggiamento corrispondente al codice di priorità. Successivamente, quando vi saranno disponibilità, l'utente sarà ricontattato per fissare l'appuntamento anche attraverso agende supplementari in libera professione pagata dall’Usl, nelle strutture private accreditate (Irv, Technos, Tblife) o in un centro privato accreditato del Piemonte. Alle liste di galleggiamento ha aderito il 60 per cento degli utenti e le loro richieste sono state soddisfatte. Gli altri cittadini contattati hanno rifiutato di effettuare la prestazione fuori Valle. «Dall’analisi dei dati odierni risulta inoltre necessario aprire le liste di galleggiamento anche per la Dermatologia. - prosegue l’Usl - Nonostante il grande impegno degli operatori sanitari, non si riesce a far fronte all’immensa mole di richieste. E’ stata attivata un’apertura di agende per ottobre, novembre e dicembre in un centro accreditato valdostano ed è in programma un’altra apertura di agende in Piemonte».
«Il percorso è sperimentale - spiega il direttore dell’Usl Massimo Uberti - e stiamo facendo tutto il possibile per trovare le risposte migliori alla ben nota carenza di personale sanitario medico specializzato che si riflette poi su liste di attesa troppo lunghe. Attraverso un monitoraggio attento e puntuale da una parte e la collaborazione dei nostri operatori sanitari e la continua ricerca di accordi e convenzioni con altre Asl e centri privati accreditati dall’altra, stiamo vedendo i primi risultati, seppur su numeri totali ancora piccoli, avendo iniziato una quindicina di giorni fa. Le liste di galleggiamento non sono la soluzione miracolosa, ma certamente rappresentano uno strumento funzionale e flessibile».
«Le liste di galleggiamento ragionando per priorità stanno contribuendo a gestire una situazione della cui criticità siamo tutti consapevoli» aggiunge l’assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi.