“Il borgo di Châtillon è in lento ma inesorabile declino Progetto da un milione di euro per invertire la tendenza”
Occorre procedere a un’inversione di tendenza perché il borgo di Châtillon è in lento, ma inesorabile declino Il concetto può forse apparire brutale ma è la sintesi di quanto emerso martedì 20 giugno scorso in occasione dell’incontro aperto alla popolazione che si è svolto nel salone polivalente della scuola primaria “Amato Pio Aymonod” in via Plantin sul tema “Cambiamo insieme il nostro borgo - Il progetto di valorizzazione e le sue implicazioni”. Un appuntamento molto partecipato, con il salone quasi al completo, e caratterizzato da numerosi interventi da parte dei cittadini, mirati e pertinenti. Si è notata però la mancanza dei commercianti, presenti in numero esiguo. Quello della riqualificazione del borgo è un tema di cui si discute da tempo e che nasce da un insieme di problematiche note ormai a tutti: la necessità di dare un maggior decoro alla via centrale del paese, via Chanoux, di favorire la socializzazione, di incrementare il passaggio dei turisti che quasi sempre escono al casello dell’autostrada per recarsi in località più appetibili come la Valtournenche e anche la vicina Saint-Vincent. Cosa fare per convincere invece i turisti a fermarsi? «Nessuno ha ricette miracolose - spiega il sindaco Camillo Dujany - ma il problema è sotto gli occhi di tutti ormai da anni; il paese è in declino e bisogna fare qualcosa. E’ questo l’intento dell’Amministrazione comunale: procedere con vari “step” alla sua riqualificazione partendo proprio dalla centrale via Chanoux, predisponendo un nuovo arredo urbano (quello attuale ha una ventina d’anni) togliendo le auto dal centro, invogliando la gente a fermarsi e a vivere il paese». Il progetto che complessivamente costerà circa 1 milione di euro è alla fase esecutiva, e il primo lotto del costo di 300mila euro dovrebbe completarsi per la prossima primavera. A questo succederà poi il secondo (600mila euro circa) e prevedrà la riqualificazione anche delle piazzette minori. «Certo il Comune può fare la sua parte - continua il Sindaco - ma quello che deve cambiare è anche la mentalità della gente. L’Amministrazione può programmare il rifacimento urbano e abbellire il paese, ma sono poi i cittadini che devono viverlo. Per ciò che riguarda il commercio, stiamo pensando a contratti di locazione agevolati e all’abbassamento dell’Imu per chi deciderà di investire sul nostro territorio». Tra i cittadini presenti all’incontri i consiglieri di minoranza Fiorella Casella e Guido Dondeynaz. «Non abbiamo nulla in contrario alla riqualificazione, il borgo ne ha sicuramente bisogno - sostiene Guido Dondeynaz - ma rimaniamo perplessi sul fatto che si pensi di inserire nuove aree verdi e fioriere e non si fa nulla per curare l’esistente. Siamo d’accordo che da qualche parte bisognava pur partire, anche se obiettivamente vi sono interventi prioritari come la manutenzione ordinaria di tante zone del paese. Il degrado del borgo è solo la parte più evidente di una situazione diffusa».