Sfruttamento dei cani per accattonaggio, fenomeno in crescita
L’odioso fenomeno dei cani sfruttati per accattonaggio è sotto gli occhi di tutti, con gli animali costretti per ore ad una innaturale immobilità vicino a un mendicante che li usa senza scrupoli nel tentativo di impietosire le persone. Una situazione in continuo aumento come ha riferito a livello italiano proprio quest’anno Massimo Comparotto, presidente di Oipa Italia (Organizzazione internazionale protezione animali). In alcune città tutto questo è vietato come ad Aosta in base a quanto previsto dal Regolamento di Polizia Urbana. Il comandante Fabio Fiore conferma il divieto di sfruttamento dei cani, aggiungendo che i cittadini possono contattare la Polizia Locale per segnalare situazioni di questo tipo e richiedere l’intervento degli agenti che provvederanno, oltre che a multare la persona tenutaria del cane, ad affidare temporaneamente l’animale al canile regionale.
Purtroppo individui di questo genere stanno allargando il loro raggio d’azione, come è accaduto lunedì scorso, 26 giugno, davanti all’entrata del supermercato Lidl a Saint- Christophe, dove uno straniero obbligava un piccolo cane a stare fermo su un telo e gli stringeva il muso ripetutamente fino a farlo guaire. Avvisato da un cliente che sarebbe stata chiamata la Polizia, si è prontamente dileguato.