«Quest’anno l’acqua negli alpeggi non manca»
Per ogni allevatore l’inarpa rappresenta il momento più bello dell’anno. Quest’anno poi la natura sembra voler ripagare animali e allevatori con la sua spettacolare bellezza dovuta alle piogge e alla neve di fine primavera.
«Io e la mia famiglia gestiamo 2 alpeggi, Verconey in Valgrisenche con 69 bovine e Orseuille a Planaval di Arvier con 35 capi di bestiame, entrambi situati a 1980 metri di quota, dove abbiamo portato le nostre mucche giovedì 1° giugno. - afferma Sara Patat, allevatrice di Arvier, nonché presidente della cooperativa Enfer - Un’esperienza che ripeto dal 2017, da quando ho deciso di intraprendere la carriera di allevatrice. Vivere l’estate in montagna è qualcosa di meraviglioso difficile da spiegare. Mi ritengo davvero fortunata perché di anno in anno sto riscoprendo i valori della vita a contatto della natura in 2 angoli del nostro territorio tanto belli quanto selvaggi. E quest’anno, a differenza dell’estate siccitosa del 2022 l’acqua non manca. I presupposti per la stagione estiva sono quindi buoni per quella che sarà la produzione delle forme di fontina che facciamo. Intanto ci godremo questi mesi. Noi e i nostri animali».
Anche laConca di By, tra Doues e Ollomont, regala la spettacolarità dei colori della natura di questo inizio d’estate ricco d’acqua che fa felici pure Riccardo Vevey e Marilena Yeuilla, saliti all’alpeggio By de Farinet sabato 10 giugno con la mandria di 115 bovine da latte e una quarantina di capi tra manzi e vitelli.
«Se il 2022 tutti noi allevatori - commenta Riccardo Vevey - lo ricorderemo per l’estrema siccità che ha creato tanti problemi per la notevole scarsità idrica, per quanto riguarda questo inizio di stagione in quota ci regala grandi soddisfazioni con le conche ancora piene di neve che dovrebbero garantire un’importante riserva d’acqua per l’estate. L’erba è molto bella, la fioritura è spettacolare e noi riusciamo addirittura a mungere di più e a produrre anche nove forme di fontina al giorno, cosa che non era mai successo prima».
Per Giuseppe Modina - noto a tutti come Gino - pastore di pecore piemontese ma valdostano d’azione, la salita in quota all’alpeggio Gabiet di proprietà della famiglia Beck-Peccoz a Gressoney-Saint-Jean si ripete da oltre cinquant’anni. Il figlio Igor, cresciuto anche lui tra le pecore, ha però deciso alcuni anni fa di allevare anche bovini condividendo con Gino questa sua grande passione.
«Venerdì 2 giugno - racconta Igor Modina - siamo saliti all’alpeggio Orsia appena fuori da Gressoney-La-Trinité, con le manze e circa 850 pecore, mentre con le 150 bovine da latte siamo saliti in alpeggio martedì 6 giugno. Resteremo qui fino a giovedì 20 luglio, poi saliremo al Gabiet per restarci fino alla prima decade di settembre. Quest’anno la stagione si presenta molto bene. L’erba è bellissima, ma quando doveva crescere ha sempre piovuto e quindi manca un po’ di sostanze nutritive. I presupposti di quest’anno sono però ottimi. E il nostro desiderio è di continuare a vedere stare bene soprattutto i nostri animali. L’ambiente si presta e non ci resta che goderci questi momenti tra i pascoli che conosciamo come le nostre tasche».