Dopo una maratona di tre giorni il Consiglio Valle approva il Piano per la salute e il benessere sociale
Nella sera di mercoledì 22 giugno, dopo 3 giorni di dibattito, il Consiglio Valle ha approvato il Piano per la salute e il benessere sociale 2022-2025. Il documento ha ottenuto 19 voti a favore (Union Valdôtaine, Alliance Valdôtaine - Vallée d'Aoste Unie, Federalisti Progressisti - Partito Democratico, Pour l'Autonomie e Stella Alpina) e 16 astensioni (Lega Vallée d’Aoste, Progetto Civico Progressista, Forza Italia e Gruppo Misto).
Sul Piano sono stati approvati 9emendamenti della quinta Commissione, uno del gruppo Lega Vallée d’Aoste, uno di Progetto Civico Progressista e uno del Gruppo Misto. Sul Piano erano inoltre stati depositati 55 ordini del giorno (28 della Lega Vallée d’Aoste, 1 congiunto Lega e Progetto Civico Progressista, 13 di Progetto Civico Progressista, 8 di Forza Italia, 5 di Gruppo Misto), di cui 51 respinti e quattro ritirati.
Contestualmente è stata respinta, con 19 voti di astensione (Union Valdôtaine, Alliance Valdôtaine - Vallée d'Aoste Unie, Federalisti Progressisti - Partito Democratico, Pour l'Autonomie e Stella Alpina) e 16 a favore (Lega Vallée d’Aoste, Progetto Civico Progressista, Forza Italia e Gruppo Misto), una mozione dei gruppi di minoranza che voleva impegnare l'Assessore alla Sanità a superare le varie criticità legate al Piano.
Il Piano per la salute e il benessere sociale è un documento di programmazione regionale che stabilisce le priorità di intervento strategiche in ambito sanitario e sociale da realizzare in Valle d’Aosta. Tali priorità sono conseguenti alla definizione di fabbisogni rilevati a seguito dell’analisi di contesto e applicano, al contesto regionale, stante la specificità, le riforme della programmazione nazionale ed europea). L’ultimo Piano approvato dal Consiglio fa riferimento al triennio 2011-2013.
Il documento è strutturato in 5 macro aree, di cui 4 tematiche e 1 a valenza trasversale: la prevenzione al centro delle politiche per la salute e il benessere sociale; una nuova rete territoriale dei servizi come risposta integrata per garantire la capillarità dei servizi; l’assistenza sanitaria ospedaliera in una nuova logica produttiva e funzionale di rete; la programmazione dei servizi sociali in una logica di welfare integrativo e generativo (con 10 atti di Giunta già approvati); la governance (trasversale) del sistema regionale per la salute e il benessere. In aula, l'assessore alla Sanità Carlo Marzi, ha ricordato che «Il Piano è un gigantesco atto programmatorio, è una cornice di un quadro che non traccia le singole pennellate: la sua attuazione è già iniziata ad 2022 e travalicherà il 2025. Il nuovo ospedale la fa da padrona e i 60 milioni di euro stanziati con l'assestamento garantiranno il completamento dei lavori. La politica territoriale deve andare oltre il sogno: si parla di Case di comunità nella concretezza, non perché diventino un poliambulatorio ma perché siano un punto di riferimento per il territorio. Riguardo alle politiche sociali, la sintesi è che si comincia concretamente a far atterrare il concetto di integrazione socio-sanitaria. Nel 2023, sono a disposizione 332 milioni di euro per la sanità e la salute; 115 milioni di euro per le politiche sociali: sono cifre che mettono in sicurezza il nostro sistema, cifre che in Italia al momento ci si sogna».
Le dichiarazioni di voto
Per il vicecapogruppo di Forza Italia Mauro Baccega, si tratta di «Un Piano con troppe carenze che sarà gestito dalla Giunta. Terremo alta l'attenzione con l'obiettivo di migliorare il percorso della nostra Regione sulla salute e il benessere sociale sulla base degli ordini del giorno presentati nel di dibattito di questi giorni».
«Non si può votare questo Piano. - ha dichiarato Claudio Restano del Gruppo Misto - La maggioranza ha rinunciato a fare politica sanitaria, appiattendosi sulle disposizioni nazionali e rinunciando alle nostre prerogative statutarie. Il documento delega tutte le scelte alla Giunta annullando il ruolo del Consiglio. Stiamo facendo un passo indietro e per apparire bravi esageriamo pure!».
Per il capogruppo di Alliance Valdôtaine - Vallée d'Aoste Unie Albert Chatrian «Sul piano politico, dopo il bilancio, questa è la seconda scelta più importante: approviamo un Piano completo e ambizioso, che contiene delle novità e che si attuerà man mano con delle delibere di Giunta. Con questo Piano diamo gli strumenti all'Azienda USL per cambiare marcia. L'atto successivo sarà l'Atto aziendale dell'USL per mettere a terra tutti gli obiettivi che sono stati inseriti nel Piano nell'ottica di dare le risposte migliori alla nostra comunità».
Per il capogruppo dell'UV Aurelio Marguerettaz «C'è stato un confronto importante in questi 3 giorni: tutti gli argomenti erano meritevoli e abbiamo messo a fattor comune dei problemi reali. Questo Piano è un punto di partenza e faccio un plauso alla Giunta perché ha un'assunzione di responsabilità incredibile. Nelle 270 pagine di questo documento c'è più del buono che del cattivo e questo punto di partenza è uno stimolo per tutti noi per cercare di lavorare per dare un servizio a tutta la nostra comunità».
Augusto Rollandin di Pour l'Autonomie ha parlato di «Uno sforzo importante per realizzare un documento di questa portata. Resta ancora molto lavoro da fare e sarà importante valutare in che termini gestire la fase successiva».
Secondo Andrea Padovani di Federalisti Progressisti - Partito Democratico «Questo Piano rappresenta una grande opportunità per migliorare la qualità della vita dei valdostani: ben venga che guardi lungo o voli alto perché solo costruendo politiche di lungo respiro si crea una società più sana ed ecosostenibile». In quanto presidente della quinta Commissione, Andrea Padovani ha garantito che «Organizzerò i lavori che sono stati richiesti in questi 2 giorni nella maniera più funzionale possibile con i tempi giusti per avere tutti gli approfondimenti necessari».
«La nostra dichiarazione di voto si riassume nel lavoro che abbiamo svolto nel corso di questo Consiglio e nelle Commissioni, in cui il Piano è decantato nei 12 mesi scorsi. - ha commentato Stefano Aggravi della Lega Vallée d’Aoste - Non ci siamo mai abbandonati alla critica popolustica e abbiamo voluto dare il nostro contributo costruttivo. Continueremo a farlo, sempre».
«Un Piano che non possiamo condividere, - ha sostenuto Erika Guichardaz di Progetto Civico Progressista - anche se in larga parte dà attuazione ai decreti ministeriali, ma ci sono 2 punti che per noi sono dirimenti: l’ampliamento dell'Ospedale “Umberto Parini” e la contrattazione regionale del comparto sanità. Infine anche in Valle d’Aosta oggi assistiamo a disuguaglianze rispetto al diritto alla salute e in premessa andava ribadito il valore della sanità pubblica».
In riferimento al percorso compiuto, il presidente della Regione Renzo Testolin ha parlato di «Una gratificazione della politica nel redigere un Piano non semplice, con basi complesse dal punto di vista delle possibilità gestionali. Per affrontare qualsiasi tipo di problema, bisogna innanzitutto conoscerlo e, dal dibattito di questi giorni, è emersa chiaramente la capacità di questa maggioranza di poter e voler lavorare per dare risposte puntuali e concrete alle esigenze dei valdostani partendo dalle criticità che tutti conosciamo».