«Alessandro Pansa» e «Edoardo Camardella», vengono inaugurati i due nuovi bivacchi

«Alessandro Pansa» e «Edoardo Camardella», vengono inaugurati i due nuovi bivacchi
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Sarà inaugurato domani, domenica 25 giugno alle 10, il bivacco «Alessandro Pansa» posto a 2.962 metri di quota sul Mont Fallère, nel punto in cui sorgeva il vecchio bivacco «Regina Margherita» (fu costruito nel 1884 dal Cai di Aosta con l’intenzione di rendere più facilmente accessibile la salita alla cima del Fallère, osservatorio dell’intera regione) salendo dall’omonimo lago.

Per l'occasione sarà consentito l'accesso da Thouraz all’Alpe Tza de Morgnoz dove si svolgerà la «Festa Alpina», proposta dai gruppi degli alpini di Sarre e Chesallet, con la possibilità di pranzare, ssu prenotazione.

La struttura è stata realizzata in legno e rivestita di alluminio, è coibentata e fornita di pannelli fotovoltaici, misura 6 metri per 2,5 metri e ha una capienza di 4 posti letto.

Scomparso l’11 novembre 2017 a 55 anni, Alessandro Pansa, noto dirigente d'azienda ed economista romano (e figlio del giornalista Giampaolo) era un assiduo e appassionato frequentatore delle montagne della Valle d'Aosta. La realizzazione della piccola struttura - costruita dalla ditta Chenevier di Charvensod - è stata finanziata da alcuni amici di Alessandro Pansa.

Si inaugura anche il «Camardella»

È prevista per sabato prossimo, 1° luglio, l’inaugurazione ufficiale in quota del bivacco «Edoardo Camardella», realizzato in memoria del giovane alpinista e maestro di sci di La Thuile travolto il 30 novembre 2019 da una valanga nel massiccio del Monte Bianco, a circa 500 metri a valle di Punta Helbronner.

Il bivacco, a 3.360 metri di quota sul ghiacciaio del Rutor, porta la firma dell’architetto Massimo Roj per il Progetto CMR (ditta specializzata nella progettazione integrata) e copre anche la funzione di stazione meteorologica, la più alta delle Alpi Graie e una delle stazioni meteo più alte d’Europa.

Il ghiacciaio, che prende il nome dalla testa del Rutor (3.486 metri di quota) è un punto strategico per ogni alpinista che frequenti la zona, ma è anche un’importante base d’appoggio per il Tour du Rutor, una delle più impegnative e importante gare di sci alpinismo internazionale. Non è un caso, quindi, che la famiglia di Edoardo Camardella abbia scelto questo ghiacciaio - che con i suoi 8,4 chilometri quadrati di superficie è uno dei più vasti della Valle d’Aosta - quale luogo dove posizionare il bivacco a lui dedicato.

Realizzato con il contributo del Politecnico di Milano, delle società Faces Engineering (strutture e l’involucro), Ariatta (impianti tecnologici), Gualini Gruppo Costim per la costruzione dell’intero manufatto e Concreta per l’allestimento degli interni, il bivacco ospita al suo interno il ritratto in bassorilievo del giovane alpinista, realizzato dal designer Sergio D’Antonio. Sulla parete che ospita il bassorilievo è inciso il racconto del progetto per ricordare, a tutti quelli che raggiungeranno il bivacco, l’impegno di persone e aziende che hanno contribuito e supportato la sua realizzazione.

Il «Camardella», realizzato con il patrocinio della Regione, dei Comuni di La Thuile e Valgrisenche, dell’Uvgam e dell’Associazione valdostana maestri di sci, è un luogo confortevole, sicuro e accogliente ma, soprattutto, sostenibile e innovativo, completamente autonomo. Per osservarlo anche a distanza, con il contributo di Skyway Monte Bianco è stata installata una webcam a 360 gradi.

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