Valgrisenche ha ospitato la «Festa del Ricordo»
Sabato scorso, 17 giugno, Valgrisenche ha ospitato la «Festa del Ricordo» dedicata agli émigrés che a metà degli anni Cinquanta furono costretti ad abbandonare i villaggi di Beauregard, Sevey, Suplun, Fornet, Chapuis, Usellières e Surier emigrando a valle e lasciando per sempre le loro dimore, in seguito alla costruzione della diga di Beauregard.
«La costruzione dello sbarramento ha cambiato radicalmente la vita non solo di chi se n’è andato, ma anche di chi è rimasto. - spiega Aline Viérin, sindaca di Valgrisenche - In precedenza Valgrisenche era un paese molto popolato e l’edificazione della diga ci ha penalizzato molto. Adesso si registra una sorta di ripresa, grazie anche all’abbassamento del livello dell’acqua che ci restituisce la parte alta della Valgrisenche, che può costituire un punto turistico importante anche a fronte delle opere di riqualificazione messe in atto nella zona. Ad esempio, abbiamo ristrutturato la vecchia mulattiera permettendo così di compiere il giro del lago a piedi».
Quanto alla festa, si è confermata una manifestazione molto sentita dalla popolazione: «Per questa settima edizione abbiamo registrato numerosi partecipanti, è stata una bella giornata aiutata anche dal bel tempo. Per l’occasione, erano presenti i discendenti - una trentina - di coloro che ai tempi della nascita della diga furono costretti ad abbandonare i loro villaggi, e che in questa occasione hanno accettato di condividere con noi le loro storie» riferisce la sindaca Aline Viérin. Alla Messa è seguito il pranzo comunitario e poi la presentazione del libro «Madame Gerbelle-Storia di un dono», scritto dal musicista Davide Mancini.