La musica dei Pink Floyd riempie piazza Chanoux per celebrare il mezzo secolo dell’album “The Dark Side of the Moon”
Entusiasmare il pubblico di Aosta non è cosa da tutti i giorni, ma per Lorenzo Tagliaferro e Francesca Florio dell’Associazione Controvento sta diventando una (piacevole) abitudine. Se l’anno scorso erano riusciti a far gioire le oltre tremila anime presenti in piazza Chanoux con il loro spettacolo su Lucio Battisti, quest’anno il bis è stato di portata internazionale, con una virata decisa sulla musica dei Pink Floyd. «Quando con il Comune di Aosta si è pensato di replicare il successo dell’anno passato, ho subito immaginato di celebrare come meritava il mezzo secolo di una delle pietre miliari della storia della musica: The Dark Side of the Moon. - racconta soddisfatto Lorenzo Tagliaferro - L’intento era quello di non limitarsi ad un solo concerto di piazza, ma di diffondere cultura musicale raccontando attraverso varie iniziative l’intero mondo dei Pink Floyd: ecco perché in questa avventura ho voluto assieme a me Christian Diemoz e Corrado Bellora che hanno accompagnato gli spettatori in questo viaggio lungo una settimana, iniziato martedì 13 giugno alla sala convegni della BCC valdostana, con una conferenza spettacolo e una piccola mostra in cui è stato possibile osservare in azione alcuni strumenti che Waters e compagni erano soliti utilizzare durante le loro performances». L’iniziativa, proseguita giovedì 15 con la proiezione del leggendario “Live at Pompeii” al Théâtre de la Ville, si è conclusa sabato 17 in piazza Chanoux. Gli echi del concerto di chiusura sono ancora negli occhi e nelle orecchie di tutta la città, il cui cuore pulsante - visto il disco è proprio il caso di dirlo - ha battuto all’unisono con le migliaia di spettatori che hanno salutato il “Great Gig in Aosta” che la tribute band “Pink Floyd History”, con un percorso a ritroso nel tempo, ha portato in scena. Tra i più grandi successi dei ragazzi di Londra, il festeggiato “Dark Side”, è stato suonato per intero e senza interruzioni, come in un ipotetico, immenso giradischi dalle sette puntine, tante quanti i musicisti sul palco. Tra loro ha brillato la vocalist Celeste Distefano, meritevole persino di una standing ovation al termine della sua esecuzione di “The Great Gig in the Sky” come ringraziamento per le emozioni donate. Lo stesso ringraziamento che, evidenzia Lorenzo Tagliaferro, va a tutti i soggetti, pubblici e privati, che hanno reso possibile queste serate che hanno aperto come meglio non era possibile la stagione estiva del capoluogo.