Dalla Regione altri 145 milioni: soldi per insegnanti, guide alpine, maestri di sci e per il Castello di Introd
Altri 145 milioni di euro per dare fiato alle casse regionali. La Giunta regionale ha licenziato ieri mattina - venerdì 23 giugno - la proposta al Consiglio regionale del disegno di legge sul secondo assestamento di bilancio 2023. Le risorse arrivano per 70 milioni dall'avanzo non applicato nel primo assestamento di bilancio, varato a fine maggio; 47,5 milioni dall'utile della Cva, la Compagnia valdostana delle acque; 28 milioni sono maggiori incassi dell'Iva, dovuti all'aumento generalizzato dei prezzi e non previsti a inizio anno.
Se nel primo assestamento erano stati stanziati 172 milioni, raggruppandoli in 6 «macro aree» individuate dalla Giunta, questo secondo assestamento mette a disposizione cifre più piccole e meno aggregate, su tantissimi capitoli di bilancio e con cifre più contenute.
Tra gli investimenti previsti, 4 milioni andranno per interventi nell'edilizia scolastica su fabbricati di proprietà dei Comuni; 5,5 milioni saranno destinati al Bim, il Bacino imbrifero montano della Dora Baltea, per interventi sul acquedotti e fognature dei 74 Comuni valdostani; 4 milioni serviranno alle per Unité per l'ultimazione di alcuni lavori di ristrutturazione nelle microcomunità per anziani; 6,3 milioni serviranno per interventi su opere minori; 3 milioni serviranno per la costruzione della nuova «Maison de la Montagne» destinata a diventare la nuova sede di maestri di sci e delle guide alpine, negli spazi dell'area verde della zona della Torre piezometrica nell'area ex Cogne di Aosta.
Saranno rifinanziati con 1,7 milioni i mutui per l'efficientamento energetico «che stanno tornando di interesse dopo l'esaurimento dell'effetto del Superbonus 110 per cento», spiega Renzo Testolin; 4,2 milioni serviranno per investimenti sulla rete viaria.
Castello alla Regione
Per l'acquisto del Castello di Introd sono a disposizione 3,65 milioni, oltre a 365mila euro per gli oneri per l'acquisto e 1,1 milioni per gli adeguamenti necessari per rendere fruibile al pubblico la struttura. «Ipotizzare una gestione anche demandata all'ente locale piuttosto che a un'associazione pubblico-privata è ciò che si può fare nel momento in cui ha contezza di cosa puoi mettere a disposizione di questo percorso.
Il fatto di acquisire l'intero maniero consentirà di approfondire la questione con l'amministrazione e la comunità che può essere interessata a questo tipo di sperimentazione, di gestione», di individuare «Qualcosa di alternativo che possa essere di esempio per altre realtà sul territorio per contribuire a un alleggerimento dei costi di gestione ordinari».
Così il presidente della Regione Renzo Testolin in merito alla futura gestione del Castello di Introd. Il Presidente ha sottolineato il risparmio rispetto ai 4,8 milioni che invece avrebbe dovuto spendere la Regione nella primavera 2022. Cifra all'epoca necessaria per esercitare la prelazione sul maniero dei conti Caracciolo, nell'ambito di una compravendita non andata a buon fine e su cui aveva anche indagato la procura di Aosta, senza poi ravvisare reati. Una parte del risparmio, ha anticipato Testolin, «sarà impiegato per poter iniziare i primi lavori di sistemazione necessari a una fruibilità completa del castello».
«Un maniero come quello - ha detto il Presidente - può costare 350, 400, 500 mila euro l'anno solo di custodia piuttosto che di spese con una gestione similare a quelli di altri castelli». Di qui l'intenzione di cercare ipotesi alternative.
Ai lavori nel parco del castello di Aymavilles saranno destinati 1,1 milioni di euro.
Soldi ai Comuni
Altri 6 milioni (nel 2023) e poi 12 milioni l'anno per i 2 successivi andranno ai Comuni per contrastare gli aumenti contrattuali e i costi di gestione. Un milione di euro è destinato a coprire i danni per intemperie in bassa Valle, registrati lo scorso anno. Infine, 2,1 milioni sono destinati a coprire il costo del «bonus cultura» di 500 euro per gli insegnanti precari, per sanare la situazione pregressa, e 1,7 andranno al sostegno dei pascoli in alpeggio.
Infine il disegno di legge consentirà al Comune di Arvier una deroga sui limiti assunzionali per dar gambe al progetto del Bando Borghi Pnrr. In particolare il Comune potrà assumere personale a tempo determinato, attingere dalla graduatorie regionali, mentre la Regione potrebbe distaccare, a propri costi, una unità di personale con competenze sui fondi europei.