Il Ministero dell’Istruzione ha accolto la richiesta dei dirigenti e rinvia il termine per completare la prima parte delle incombenze per il PNRR Scuola 4.0
Il Ministero dell’Istruzione ha accolto la richiesta dei dirigenti scolastici, tramite le rappresentanze sindacali, e rinvia a sabato 30 settembre il termine per completare la prima parte delle incombenze per il PNRR Scuola 4.0. Il bando richiedeva infatti che si completassero entro il prossimo venerdì 30 giugno le operazioni di individuazione dei fornitori e l’aggiudicazione o affidamento delle forniture per le classi innovative (Classrooms) e per i laboratori (Labs). I dirigenti scolastici, con il loro gruppo operativo di progetto, avrebbero dovuto completare tutte le operazioni tramite MEPA e rendicontare sulla piattaforma Futura, ma i tempi stretti e le improvvise richieste sul mercato della pubblica amministrazione da parte delle scuole di tutta Italia hanno reso le operazioni difficoltose e preoccupanti. Infatti, se i fondi PNRR non dovessero essere spesi, le scuole rischierebbero il commissariamento.
Si tira quindi un sospiro di sollievo, anche se i tempi sono comunque «giusti». Resta il termine intermedio di lunedì 31 luglio, entro il quale le scuole dovranno acquisire i codici CIG per gli acquisti, ma dovrebbe anche essere pubblicato un kit di supporto per le scuole sugli acquisti.
«La FLC-CGIL Valle d’Aosta evidenzia come la FLC-CGIL nazionale ha segnalato che la gestione delle proroghe non può seguire quella del PON/POC Scuola - sottolineano in una nota Mauro Tamborin e Simona D’Agostino - dal momento che il PNRR, a differenza di altri programmi europei, si configura come un piano di performance e non come programma di spesa. Ha altresì segnalato la necessità di mettere a disposizione delle scuole una nuova serie di FAQ e ha richiesto di avviare un tavolo tecnico che affronti anche le problematiche della gestione dell’investimento sull contrasto alla dispersione e uno specifico tavolo sulle tematiche relative alla retribuzione del personale scolastico (ATA compreso) e l’applicazione del CCNL”.