Galà degli allenatori con Tramezzani, Benedetti e Camolese
L’AIAC, associazione italiana allenatori calcio guidata in Valle da Mirko Monetta, anche quest’anno ha abbinato la consegna degli attestati ai 40 allenatori che a Saint-Christophe agli ordini di Giancarlo Camolese hanno superato il corso tecnici Uefa C e la premiazione di 6 vincitori di campionati ad una tavola rotonda moderata da Cesarino Cerise con illustri ospiti che si è tenuta mercoledì sera. Sono stati premiati per i loro successi stagionali Davide Pellegrino per serie D e Coppa Piemonte di C2 e D dell’Asd Valdostana di calcio a 5, Rodrigo Rosa campione d’Italia Under 19 con l’Aosta 511 di calcio a 5, Corrado Barbieri (premio ritirato dal suo vice Michael Ghignone) per il Grand Combin di Terza Categoria, Luca Isidori dell’Aygreville Under 19 e Gustavo Jotaz dello Charvensod Under 15 vincitori dei campionatoi pronvinciali ed Erik Filippone a primeggiare dell’Under 15 Women di calcio a 5 femminile. Un premio speciale di riconoscenza per la collaborazione come Scuola Calcio del Torino dal 2012 ad oggi per 5 Trofei Topolino, 2 Snoopy e 1 Mc Lion da Renzo Bionaz e la Cofruits e Loris Chabod a Silvano Benedetti. Molto interessante è stato il dibattito tra 3 grandi calciatori e tecnici come Paolo Treamezzani (sposato in Valle con la figlia di Franco Vagneur, Elisa), Giancarlo Camolese e Silvano Benedetti. Tramezzani, vincitore della Coppa Uefa 1994 con l’Inter e con esperienze internazionali da giocatore al Tottenham e da allenatore nella nazionale albanese, a Lugano e per 4 anni sino a maggio a Sion in Svizzera, Apoel Nicosia a Cipro, Hajduk Spalato in Croazia e Al Faisaly in Arabia ha ricordato quando a 9 anni è stato visionato in un torneo del paese sull’appennino reggiano e portato in un college all’Inter e ricordato ai tecnici presenti che «fate il lavoro più bello del mondo e mi raccomando non perdete mai la vostra identità». Sul tema della tavola rotonda «Settore giovanile in Italia e in Europa, metodologia e differenze, riscontri ed esperienze» anche Giancarlo Camolese (più di 200 panchine da tecnico in serie A, anche al Torino, ma mai una presenza da calciatore nel massimo campionato) e Silvano Benedetti, alla fine della sua esperienza da responsabile della scuola calcio del Torino. Camolese ha parlato di mille sollecitazioni e di appagamento, poca “fame” in Italia rispetto all’estero dei nostri giovani; Benedetti ha ricordato ai tecnici di «mettere il bambino al centro dell’attenzione e non voi allenatori», di necessità di dare più spazio ai giovani nelle prime squadre.