Dopo il trionfo in One Championship l’obiettivo di Martine Michieletto è portare l’élite del combattimento in Valle d’Aosta

Dopo il trionfo in One Championship l’obiettivo di Martine Michieletto è portare l’élite del combattimento in Valle d’Aosta
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“Il nostro è uno sport e non una rissa da bar”. Queste le parole chiare e decise di Manuel Bethaz - allenatore di Martine Michieletto - espresse giovedì scorso, 15 giugno, durante la conferenza stampa ospitata nella Cittadella dei Giovani ad Aosta, a sottolineare l’estrema dignità degli sport di combattimento, troppo spesso considerati minori e sminuiti da chi non ne conosce regole, valori e storia. Una conferenza indetta per celebrare la vittoria dell’atleta valdostana nel primo incontro di One Championship - uno fra i più importanti circuiti internazionali di arti marziali miste, kickboxing e muay thai - che ha visto la combattente originaria di Donnas sconfiggere la britannica Amber Kitchen. Una vittoria sofferta, che catapulta Martine Michieletto tra le star del fighting italiano e internazionale. L’incontro - andato in scena sabato 10 giugno - si è tenuto nella cornice del Lumpinee Stadium di Bangkok, a più di 9.000 chilometri dalla Valle d’Aosta, ed è stato accompagnato da ritorno mediatico impressionante. “Ho ricevuto migliaia e migliaia di messaggi - ha raccontato Martine Michieletto durante la conferenza - e sul momento non realizzavo di trovarmi nello stadio più importante della Thailandia, gremito da migliaia di persone e seguito in diretta su Amazon Prime da milioni di spettatori.” Numeri che danno l’idea di quanto gli sport di combattimento siano seguiti in tutto il mondo, avvalorati dall’attenta analisi di Manuel Bethaz, che ha tenuto a mostrare alcuni dati che proiettano il One Championship sopra colossi come la Uefa Champions League, l’NBA o la WWE in quanto a interazioni sulle piattaforme social. E se la Valle d’Aosta può vantare un posto tra queste stelle, il merito è sicuramente di Martine Michieletto, che da anni combatte con dedizione ed efficacia. Basti pensare che la sua ultima sconfitta risale al 2017 e la sua percentuale di vittorie riferita agli incontri disputati è del 73 per cento. Infatti, quella di sabato scorso contro Amber Kitchen è stata la gioia numero 50 della valdostana.

Oltre a celebrare la splendida vittoria, la conferenza di giovedì ha contribuito a lanciare un importante messaggio, che riguarda il futuro del combattimento in Valle d’Aosta. Questo alla presenza di Jean Dondeynaz, presidente del CONI regionale, di Piercarlo Lunardi, presidente del Panathlon Club valdostano di cui Martine Michieletto è membra e di Matteo Bosonin, vicesindaco di Donnas, i quali hanno espresso la volontà di portare in Valle d’Aosta un grande evento legato. “Prima della pandemia eravamo vicini ad ospitare l’Oktagon a Courmayeur - ha detto Piercarlo Lunardi - ma l’emergenza ci ha frenati. Ci auguriamo che le istituzioni si mettano ad un tavolo per riuscire a portare a termine questa volontà.” Nella stessa direzione l’appello del presidente di One Championship Italia Carlo Di Blasi, intervenuto con un videomessaggio: “L’incontro di Martine a Bangkok è stato stupendo, il nostro augurio è quello di portare One Championship in Valle d’Aosta”. Rimanendo sul tema del futuro, si guarda ai prossimi impegni, come ha spiegato Manuel Bethaz: “Possiamo ipotizzare che ci venga proposto un altro incontro, Martine ha impressionato i vertici di One Championship e possiamo anche intravedere una possibile sfida per giocarsi una cintura, un Title Shot”.

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