Alla scoperta dell’“identité alpine” con il numero estivo di Images
Si intitola “Identité alpine” il nuovo numero della rivista “Images - Rêves au cœur des Alpes”. Abbiamo intervistato la direttrice Marinella Vaula per scoprire assieme a lei quali sono le “chicche” della versione estiva della prestigiosa pubblicazione patinata semestrale bilingue, in italiano e in francese, che si occupa di architettura, turismo, artigianato e arte.
Il nuovo numero di Images è disponibile da ieri, venerdì 16 giugno. In base a quali criteri sono stati scelti gli articoli dell'edizione estiva rispetto a quella invernale?
«Devo dire che nel numero estivo effettivamente riesco a inserire realizzazioni un po’ più “innovative”, o forse divertenti per la loro particolarità che magari viene esaltata dalla luce naturale che traspare da finestre e tendaggi o per gli esterni più leggibili nei dettagli che sono liberi dalla neve e con giardini che inquadrano piacevolmente le costruzioni».
Lei ha sempre sottolineato la necessità di rispettare il costruito e di fare tesoro delle tracce dell'antropizzazione dei luoghi in cui si interviene. Perché?
«Principalmente perché mi hanno insegnato ad osservare che dove costruivano i nonni quelle erano sempre localizzazioni fuori dai pericoli più comuni in montagna: frane, slavine o inondazioni. Il costruito invece a parere mio è sempre fonte di ispirazione per le forme, forse anche innovativo se ben studiato con le tipologie di materiali di cui oggi si dispone».
La rubrica che apre la rivista si intitola non a caso "Tendenze": qual è, a suo avviso, il percorso che hanno imboccato i professionisti dell'abitare in montagna per sposare tradizione e sostenibilità e, soprattutto, questo binomio è ormai una strada obbligata?
«La sostenibilità oggi è imprescindibile, tecnicamente l’offerta è davvero vastissima, la scelta può essere progettuale per quanto riguarda le forme tra tradizione o innovazione, ma è una questione esclusivamente personale. “Tendenze”, lo spiega il nome stesso della rubrica, propone progetti nuovi per forme, colori e materiali».
In più di un servizio nell'ultimo numero di Images, negli interni delle abitazioni selezionate, accanto al consueto impiego massiccio di legno, compaiono colorate carte da parati: un revival, questo, destinato a durare o è una moda passeggera?
«Direi che non è più una moda passeggera dato che ormai sono alcuni anni che questi materiali vengono utilizzati con successo: non si tratta assolutamente più della “carta da parati” tradizionale ma sovente di supporti stampati a misura con le immagini scelte, questi possono essere delle tipologie più svariate, compreso il pvc che è impermeabile».
In definitiva, l'eleganza alpina ha dei punti cardinali imprescindibili oppure oggi sono ammessi pure dei progetti non convenzionali, come quello a cui ha dedicato un reportage che fonde lo stile di vita altoatesino con la filosofia del sud-est asiatico? Insomma, si tratta di un'eccezione che conferma la regola oppure le regole si stanno riscrivendo?
«Ho trovato molto interessante la proposta di questo conosciuto e affermato studio di architettura, direi una realizzazione fuori dagli schemi, curata ed elegante, che qui ripropone ad esempio alcuni stilemi orientali utilizzandoli con uno dei nostri materiali più classici come il legno, rifinendo il tutto con una colorazione inattesa… sono tipologie che si stanno fondendo!».