Guide alpine, maestri di sci, Soccorso Alpino in Cattedrale per il loro patrono San Bernardo
Una tradizione che si rinnova, un segno che rimane: il richiamo a San Bernardo e agli abitanti e viaggiatori delle Alpi e degli alpinisti di cui è patrono. Alle guide alpine e ai maestri di sci, al Soccorso Alpino Valdostano si sono aperti i cancelli del giardino del Seminario maggiore di Aosta, dove il vescovo Franco Lovignana li ha accolti, giovedì 15 giugno, in occasione dei 100 anni della proclamazione del loro patrono e i 1.000 anni della sua nascita. I festeggiamenti sono iniziati nel giardino e poi, con una piccola sfilata, si sono spostati in Cattedrale, dove il vescovo Franco Lovignana ha presieduto la Messa solenne per la Festa del Santo. Vivo e commosso è stato il ricordo di Lorenzo Holzknecht, Sandro Dublanc, Elia Meta, le vittime della valanga che si è staccata in Val di Rhèmes lo scorso giovedì 13 aprile, e di Janira Mellé, maestra di sci di La Thuile scomparsa a soli 25 anni.
Il presidente dell'Uvgam Unione valdostana guide di alta montagna Ezio Marlier, il presidente del Soccorso Alpino Valdostano Paolo Comune, quello dei maestri di sci Beppe Cuc sono intervenuti nei discorsi ufficiali, accanto al Vescovo e alle autorità regionali, il presidente della Regione Renzo Testolin e all’assessore al Turismo Giulio Grosjacques.
«Tanti amici della Montagna ogni anno ci lasciano. - ha sottolineato Beppe Cuc - Ma è la vita di chi fa questo tipo di attività che sappiamo è bellissima, ma non libera da difficoltà. Avere San Bernardo significa avere qualcuno a cui ogni tanto aggrapparci». Al termine della funzione, le guide alpine hanno ricevuto le targhe e le piccole bandiere da portare sulle vette di Monte Bianco, Monte Rosa, Gran Paradiso e Cervino.
Il Santo e la devozione
A ricordare la figura di San Bernardo hanno provveduto sia monsignor Lovignana, sia monsignor Jean-Pierre Voutaz, nuovo prevosto del Gran San Bernardo, che ha tenuto l’omelia durante la Messa. Nato intorno al 1020, Bernardo era probabilmente imparentato con il re di Borgogna Rodolfo III e il conte Umberto, capostipite dei Savoia, ai quali era legato anche Anselmo, vescovo di Aosta tra il 994 e il 1022, e venne nominato arcidiacono di Aosta. La tradizione gli attribuisce il ruolo di liberatore dal demonio dei colli alpini e la fondazione degli ospizi del Piccolo e del Gran San Bernardo per offrire ospitalità e soccorso alle vittime delle valanghe e ai dispersi nelle bufere. Alcune delle cappelle votive dedicate al Santo saranno aperte nei prossimi mesi grazie ai volontari di Chiese aperte, nelle località di Cerellaz, Vens, Proussaz, Pelaud, Valgrisenche, Morgex, Bosses. In 3 occasioni specifiche sono proposti itinerari guidati: mercoledì 21 giugno si andrà dalla chiesa parrocchiale di La Thuile al Piccolo San Bernardo anche per ammirare i fenomeni astronomici legati al solstizio d’estate (ritrovo in parrocchia alle 15 per la Messa); mercoledì 19 luglio si va dalla chiesa parrocchiale di Roisan alla cappella di Blavy e poi alla cappella di Parléaz (e ritorno), mentre mercoledì 23 agosto si andrà dalla chiesa di Challand-Saint-Victor alla cappella di Tilly (e ritorno). Anche il tema dell’Estate Ragazzi 2023, negli oratori, sarà «San Bernardo e la montagna» mentre una pubblicazione per ragazzi, con il sostegno della Regione, è stata curata da Manuela Lucianaz e ha come titolo «Berni e il drago».
Gli appuntamenti
Al termine della Messa in Cattedrale, animata dalla Cappella Musicale Sant’Anselmo che ha proposto un inno seicentesco dedicato a San Bernardo, «In matutinis laudibus» trascritto e arricchito con una polifonia da Jefferson Curtaz, è stata inaugurata la mostra intitolata «Saint Bernard. Un soleil sur la pointe des Alpes», visitabile fino a domenica 15 ottobre. Infine, sabato 14 ottobre, il salone del Vescovado ospiterà una Giornata di studio, organizzata in collaborazione con l’Académie-Saint-Anselme.