The Stone, i pareri legali chiesti dal Comune sollevano alcuni dubbi
Bocce cucite in Comune dopo la polemica esplosa a pochi giorni dall’insediamento della nuova giunta guidata da Elisa Cicco che riguarda la realizzazione del mini grattacielo denominato The Stone. Se già in campagna elettorale, i 3 candidati poco si sbilanciavano sulla questione dell’edificio che dovrebbe essere realizzato in pieno centro a Cervinia, l’arrivo nei giorni scorsi del parere legale dello studio Bonelli Erede di Milano, chiesto dalla precedente Amministrazione guidata da Jean-Antoine Maquignaz, potrebbe mettere a rischio la costruzione del residence extra lusso. La sindaca Elisa Cicco però non si sbilancia: «Stiamo facendo le ultime verifiche con i tecnici. Fino a quando la situazione non sarà chirita, non ho nulla dichiarare». «Se e come l’edificio verrà realizzato dipenderà solo dall’assolvimento dei fondamentali requisiti previsti dalla legge», aveva precisato Elisa Cicco prima delle elezioni del 21 maggio scorso, facendo intendere che si trattava già di una questione particolarmente delicata che divideva la popolazione. Non di secondaria importanza, proprio alla vigilia delle comunali, la notizia dell’arresto per sospetta corruzione dell’imprenditore Ezio Colliard responsabile della Vico di Hone che si dovrebbe occupare della costruzione dell’edificio e dell’architetto Valerio Cappelletti, componente della commissione edilizia del comune di Valtournenche. Da quanto emerge dalle indiscrezioni, i nodi da sciogliere sarebbero 2: l’incongruità rispetto al Piano Casa e il cambio di destinazione. Elementi che erano già emersi nel primo parere espresso dall’avvocato aostano Pierre Carnelli. Lo scorso marzo la giunta comunale di Valtournenche aveva chiesto i 2 pareri legali sulla regolarità urbanistica del progetto The Stone, un residence di 9 piani in vetro e pietra che si ispira ai mehnir del Paleolitico, che dovrebbe ospitare appartamenti di lusso di 160 metri quadrati ciascuno firmati da architetti e designer di fama, e che dovrebbe sarebbe costruito sul terreno che ospita l’ex albergo Fosson. L’attuale normativa sulla casa consente la demolizione degli edifici esistenti e la ricostruzione con un aumento di volumetria dl 35 per cento, ma non il cambio d’uso. Il mini grattacielo diventerebbe invece una residenza civile. Sul progetto c’era già stata una raccolta di firme da parte dei cittadini e di associazioni ambientaliste contrari alla costruzione dell’edificio. In passato, inoltre, i proprietari dell’ex Hotel Fosson avrebbero ricevuto dei contributi regionali per la realizzazione dell’albergo. Il fatto impedirebbe quindi all’impresa costruttrice di cambiare la destinazione dell’immobile da struttura ricettiva a condominio. In questo caso, una possibile soluzione potrebbe essere l’eventuale restituzione dei contributi incassati.
Sgombero del condominio Grand’Ourse a Cielo Alto
Ma non è l’unica grana che la neo sindaca Elisa Cicco deve affrontare. Infatti ha disposto l'immediata evacuazione di una parte del condominio Grand'Ourse, a Cielo alto di Breuil-Cervinia, «Al fine di scongiurare il pericolo per l'incolumità pubblica e privata». La porzione interessata, nota come “lotto 2”, comprende un centinaio di alloggi, dei quali soltanto un paio erano al momento abitati. I restanti sono abitazioni di villeggiatura. L'inagibilità temporanea, anche della rampa di accesso all'autorimessa, è stata dichiarata dopo che i Vigili del Fuoco mercoledì 7 giugno, a seguito di un sopralluogo, hanno rilevato un "dissesto statico", ritenendo necessario sgomberare subito lo stabile. L'ordinanza di evacuazione sarà valida sino al ricevimento di una perizia statica giurata attestante la stabilità dell'intero edificio. La Grand’Ourse a Cielo Alto è una struttura residenziale realizzata negli anni Settanta. Anche in questo caso è prudente Elisa Cicco: «Siamo lavorando in stretto contatto con lo studio tecnico incaricato dal condominio per fare degli approfondimenti».