Oggi, sabato 17, a La Thuile l’ultimo saluto a Janira Mellé
Dopo il nullaosta della Procura di Aosta, si svolgono oggi, sabato 17 giugno, alle 10, nella chiesa parrocchiale di San Nicola di La Thuile, i funerali di Janira Mellé, la maestra di sci di 25 anni deceduta sabato scorso, 10 giugno, all'Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta, per una sospetta meningoencefalite. Celebra le esequie don Paolo Papone, che conosce la famiglia Mellé e ricorda Janira bambina. Alle 9 il feretro giunge alla Scuola di sci di La Thuile, in località Entrèves, nei pressi della partenza della funivia e da lì viene portato in spalla dai colleghi di Janira fino alla parrocchia.
La Procura indaga
La Procura di Aosta ha aperto un’inchiesta sulla morte di Janira Mellé. Al momento non risultano indagati, ma l’ipotesi di reato è di omicidio colposo e per questo è stata acquisita la cartella clinica.
L'Usl della Valle d'Aosta ha già riferito di un «Sospetto molto fondato» di meningoencelofalite. Il fascicolo è affidato al pm Francesco Pizzato.
La giovane si era presentata al Pronto soccorso dell'Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta la sera di giovedì 8 giugno con febbre alta e un forte mal di testa. A causa di tali sintomi, i medici avevano ipotizzato a un’infezione al sistema nervoso centrale disponendo il ricovero della 25enne nel reparto di Rianimazione. Si è tentato anche un intervento neurochirurgico, visto l'importante edema cerebrale. Ma la situazione è precipitata, fino all'accertamento la sera di sabato 10 giugno della morte cerebrale.
A maggio Janira Mellé era stata in vacanza sull’isola di Favignana, in Sicilia, dove, a causa di un incidente in bicicletta, si era fratturata una caviglia, che le era stata ingessata in una struttura sanitaria del luogo. Rientrata in Valle d'Aosta, era stata poi operata in una clinica a Torino. L'azienda Usl della Valle d'Aosta ha ricostruito che dopo tale intervento Janira Mellé presentava già alcuni sintomi simili all'influenza.
Giunta a casa, le sue condizioni sono peggiorate, tanto da essere portata al Pronto Soccorso. Poi, la tragica fine dopo una breve agonia.
La Procura ha affidato l’autopsia al medico legale Roberto Testi all'ospedale Amedeo di Savoia di Torino. Per avere i primi esiti occorrerà attendere i risultati degli esami di laboratorio. L'obiettivo dell'esame autoptico, oltre che stabilire le cause della morte, è anche quello di accertare eventuali collegamenti con l'intervento alla caviglia che la giovane aveva subito nella stessa settimana del decesso in una clinica di Torino.
Janira lascia il papà Ruggero, macchinista alle Funivie Piccolo San Bernardo, la mamma Grazia De Rinaldi, il fratello 33enne Massimiliano e il fidanzato Didier Perrier. Insieme ai suoi cari la piangono i tantissimi amici e tutto il paese, che la ricordano come una ragazza dolcissima e determinata, piena di sogni e di progetti per il futuro, che oltre alla montagna amava il mare. Un destino incomprensibile la ha strappata troppo presto all’affetto della sua comunità.