Ridurre l’attesa di esami e visite Ecco le “liste di galleggiamento”
L'Usl della Valle d'Aosta ha attivato - da lunedì 5 giugno scorso - delle “liste di galleggiamento” per Neurologia e Gastroenterologia, le 2 aree con agende parzialmente chiuse a causa di una grave carenza di personale medico divenuta ormai strutturale. Si tratta - spiega l’Usl - di un «percorso sperimentale». Il sistema della “lista di galleggiamento” funziona così: se un utente contatta il Cup per prenotare una prima visita o un esame strumentale e non vi sono disponibilità nell'agenda di prenotazione, l'operatore inserirà i dati dell'utente nella “lista di galleggiamento” corrispondente al codice di priorità. Successivamente, quando vi saranno disponibilità, l'utente sarà ricontattato per fissare l'appuntamento. «Verrà fatto ogni sforzo possibile per erogare le prestazioni nella regione attraverso agende supplementari in Libera professione pagata dall’Azienda e prestazioni supplementari nelle strutture private accreditate (Irv, Technos, Tblife). - chiarisce l’Usl - In caso non si trovi la disponibilità le prestazioni potranno svolgersi fuori dal territorio valdostano presso un centro privato accreditato del Piemonte». Se un utente rifiuta l'appuntamento proposto, verrà cancellato dalla “lista di galleggiamento”. Pertanto, qualora non vi sia un’alternativa e all'utente non andasse bene recarsi fuori Aosta, non potrà avere alcuna prenotazione fino alla disponibilità delle agende ora sovraccaricate.
«Le liste di attesa rappresentano una delle criticità della sanità pubblica. - afferma l’assessore alla Sanità Carlo Marzi - In Valle d'Aosta questo problema, presente da tempo, ha visto aumentare la sua percezione negativa dopo la pandemia. L'apertura delle “liste di galleggiamento” non è la soluzione del problema ma una grande azione di responsabilità che viene messa in campo, con l'Usl». «Sui tempi di attesa continuano a pesare molti fattori. - spiega il direttore generale dell’Usl Massimo Uberti - In primis la carenza nazionale di medici specialisti e di infermieri, poi il ridotto “appeal” che il Sistema Sanitario Nazionale esercita sui professionisti della sanità (che in una regione al confine come la nostra, sono attratti dalle condizioni ad esempio proposte dalla Svizzera)».
«Nonostante il contesto sia molto complesso i nostri tempi di attesa sono per larga parte ben al di sotto dei tempi massimi e comunque migliori rispetto a realtà simili. - dice il direttore sanitario dell’Usl Guido Giardini - Naturalmente l’emergenza-urgenza e i casi oncologici sono sempre stati garantiti. Attualmente le criticità, ormai diventate strutturali, si rilevano per Neurologia e Gastroenterologia con le quali siamo partiti da qualche giorno sperimentando le “liste di galleggiamento”, e per le quali stiamo costruendo importanti progetti di valorizzazione. Per q la Neurologia, oltre a una gara per l'affidamento del servizio e una possibile collaborazione con una Asl limitrofa, abbiamo stipulato accordi specifici con strutture private accreditate sia a livello regionale sia extraregionale per le prime visite e l'elettromiografia. Per la Gastroenterologia, stiamo pianificando una collaborazione con l'ospedale Mauriziano di Torino». L’Usl sottolinea peraltro come alcune specialità si configurano come «fiori all’occhiello, in anticipo rispetto ai tempi di erogabilità previsti. Si tratta di Cardiologia, Chirurgia vascolare, Otorino, Ortopedia. Anche la Diagnostica, da sempre in situazione critica, sta registrando tempi migliori in molte prestazioni».