Alluvionati, rientrati Vigili del Fuoco e i volontari della Protezione Civile
Il presidente della Regione Renzo Testolin ha comunicato mercoledì scorso, 7 giugno, in Consiglio Valle che sono rientrate martedì 6 giugno le unità preposte al recupero dei mezzi e dei materiali inviati in Emilia-Romagna giovedì 18 maggio, a supporto della Colonna mobile regionale Valle d’Aosta, della quale hanno fatto parte professionisti e volontari del Corpo valdostano dei Vigili del Fuoco e volontari della Protezione civile regionale.
Sono stati 73 i valdostani della Colonna mobile che si sono alternati nelle zone colpite dall’alluvione ed in particolare nei Comuni di Imola, di Conselice e di Castel Bolognese.
«In particolare, - ha precisato il presidente Renzo Testolin - a Castel Bolognese il contingente valdostano ha lavorato accanto ai Carabinieri del nucleo beni culturali per il recupero dell’archivio storico, mentre in alcune frazioni di Imola è intervenuto nel ripristino delle condizioni di viabilità, rimuovendo il fango depositato, eseguendo delle verifiche statiche sugli edifici e prosciugando un lago effimero che si era creato. Per la prima volta la Colonna mobile regionale ha operato in parallelo: Vigili del Fuoco e volontari di Protezione civile sono stati assegnati nelle stesse zone e hanno potuto coordinarsi per i vari interventi, collaborando con le altre unità, italiane ed estere, intervenute a sostegno dell’emergenza». Il presidente della Regione Renzo Testolin ha aggiunto che «E’ stato un impegno intenso, anche dal punto di vista emotivo, quello che ha caratterizzato i nostri operatori. Un impegno di cui siamo fieri e che è testimonianza di quel sistema Valle d’Aosta che, nelle emergenze, è capace di attivarsi con rapidità e di fare squadra. Vigili del fuoco e volontari di Protezione civile sono ora a disposizione del Coordinamento nazionale della Protezione civile e della Regione Emilia-Romagna per eventuali altri interventi».
Raccolta fondi della Fondazione comunitaria della Valle d’AostaUna raccolta fondi per aiutare la comunità romagnola colpita dalla recente alluvione: è questa la nuova iniziativa coordinata dalla Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta e promossa congiuntamente da ben 7 club di servizio, Lions Aosta Host, Lions Aosta Mont Blanc, Lions Club Cervino, Rotary Club Aosta, Rotary Club Courmayeur, la Société de la Chapelle Italienne di Ginevra e Soroptimist Valle d’Aosta, con la collaborazione del Csv Valle d'Aosta.
La campagna "Non spegniamo i riflettori" mira a fornire un aiuto concreto alla comunità romagnola colpita dal dramma dell’alluvione. Si tratta di una raccolta di denaro che ha come obiettivo il sostegno di alcuni progetti specifici che saranno realizzati in loco per promuovere la ricostruzione e le iniziative di ripresa della vita ordinaria. La selezione di questi progetti avverrà grazie all’aiuto della rete del Terzo settore romagnolo che assisterà la Fondazione comunitaria e i suoi partners nella selezione delle iniziative più meritevoli.
«I valdostani sanno bene cosa vuol dire essere colpiti da un'alluvione, dato che provarono questa drammatica esperienza nel 2001. - dichiara Silvia Galliano, presidente del Lions Aosta Host - In quanto club services non potevamo esimerci dal dare il nostro contributo soprattutto per il post emergenza, ed è molto più bello perché lo facciamo insieme ad altri club services valdostani, a dimostrazione del nostro obiettivo comune che è servire».
Per il presidente della Fondazione comunitaria Pietro Passerin d’Entrèves «Questa campagna ha 2 punti di forza. Il primo è interno alla Valle d’Aosta perché nasce dalla volontà di “agire assieme”, grazie alla mobilitazione di ben 7 club services e il Csv, attraverso il coordinamento della Fondazione comunitaria che si dimostra ancora una volta un soggetto in grado di promuovere ampie reti di collaborazione. Il secondo punto di forza è l’intenzione di realizzare un uso mirato e selettivo del denaro che sarà raccolto, facendoci aiutare dal Terzo settore romagnolo che conosce bene i bisogni e le priorità in loco».
Claudio Latino, presidente del Csv della Valle d’Aosta, sottolinea che «Ancora una volta il mondo del volontariato, e con esso il Csv, è in prima linea nelle situazioni di emergenza mobilitandosi per le popolazioni alluvionate. La Valle d'Aosta risponde quindi con convinzione all'appello degli amici della Romagna e partecipa attivamente a questa raccolta fondi che intende sostenere concretamente progetti e rispondere a bisogni che emergono e che emergeranno nel corso di queste settimane».
Per effettuare una donazione, è possibile utilizzare il codice IBAN IT53 Q 08587 01211 000110150701 su Banca Bcc Valdostana, indicando come causale "Alluvione in Emilia-Romagna".
Coldiretti, valdostani a Roma per sostenere gli alluvionati
Una nutrita delegazione valdostana di agricoltori, composta da dirigenti e soci di Coldiretti Valle d’Aosta, è a Roma oggi, sabato 10, e domani, domenica 11 giugno, a fianco delle aziende agricole alluvionate dell’Emilia Romagna per il “World Meeting of Human Fraternity”. Ispirato all’Enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco e promosso congiuntamente dalla fondazione “Fratelli tutti” e da Campagna Amica, l’evento è un appuntamento nato per raccontare la grande solidarietà che viene dal mondo contadino. L’appuntamento si svolge nel fine settimana lungo tutta via Conciliazione e fino a Piazza Pio XII dove nel grande mercato che accoglie i contadini da tutta Italia ci sono anche gli agricoltori romagnoli della Coldiretti con le loro specialità salvate dalla furia delle acque, dalla frutta alla verdura, dai salumi al formaggio fino all’olio extravergine d’oliva e al miele. Per la Valle d’Aosta a proporre i suoi prodotti è presente anche l’azienda agricola da Emy di Valsavarenche.
Sarà una grande piazza della solidarietà dove non mancheranno esempi dal vivo del grande lavoro che viene fatto in tutta Italia dalle fattorie sociali che affiancano sempre più spesso i servizi delle strutture pubbliche statali, con un impegno che va dal reinserimento socio lavorativo di soggetti disagiati, disabili o problematici all’educazione ambientale, dalle attività terapeutiche ai servizi alle comunità locali.
Per l’occasione vengono presentati i dati aggiornati sulla situazione nelle campagne della Romagna e le iniziative per aiutare la ripresa dei territori alluvionati.