A The First Thursday si è discusso di energia come volano di un futuro possibile e sostenibile
Si è chiuso giovedì 1º giugno il secondo ciclo di appuntamenti con la rassegna The First Thursday: per il gran finale, si è scelto di parlare ai valdostani e con i valdostani di “Energia e prospettive di un futuro possibile e sostenibile”. Le tematiche affrontate in tal senso sono state molteplici, dall’inquinamento atmosferico alle risorse rinnovabili, dalle comunità energetiche allo spopolamento delle zone montuose, dalla necessità di ridurre la dipendenza da fonti fossili alle iniziative per favorire la coesione sociale e la creazione di comunità.
L’ultimo The First Thursday ha preso il via con il Day book mattutino con protagonista Gianfranco Pacchioni, che, collegato in video con la moderazione di Fabiola Megna, ha presentato al pubblico riunitosi nell’auditorium della Cittadella dei Giovani di Aosta il suo volume “W la CO2” edito da Il Mulino. A oggi le attività antropiche continuano a provocare netti aumenti nelle emissioni atmosferiche, soltanto in parte compensati dai nostri ecosistemi grazie all’assorbimento degli inquinanti parte del processo di fotosintesi. Secondo Gianfranco Pacchioni «E’ quantomai urgente un cambio di mentalità che, entro i prossimi 40 anni, ci porti a una conversione da una forma di benessere orientata all’utilizzo dei combustibili fossili a una forma di benessere che passi attraverso l’energia rinnovabile». Se l’obiettivo dell’abbattimento delle emissioni regionali derivanti da combustibili fossili entro il 2040 annunciato da Marta Galvagno dell’Agenzia Arpa Valle d’Aosta potrà essere raggiunto soltanto diminuendo la produzione di rifiuti da parte del cittadino, la società EnVal spa ha ancora una volta voluto sottolineare il proprio impegno nel trattamento degli scarti la vicedirettrice tecnica della società Alma Rodriquens. Il pomeriggio con The First Thursday è come consuetudine stato aperto dal benvenuto di Jean Frassy, direttore della Cittadella dei Giovani, e da Fabio Morra, vicedirettore generale della Bcc valdostana main partner dell’evento, che ha evidenziato «Il nostro impegno come banca di credito cooperativo del territorio nell’assistere quelle famiglie che sono il nutrimento della comunità nonché quei giovani che incarnano il nostro futuro». Successivamente, si è tenuta una tavola rotonda dedicata alle comunità energetiche rinnovabili. «Nel 2007, per la prima volta nella storia dell’umanità, - ha osservato Giuseppe Barbiero, docente di biologia ed ecopsicologia nonché direttore del centro di ricerca Green Leaf dell’Universita della Valle d’Aosta - la popolazione residente in ambito rurale viene superata da quella residente in ambito urbano, dove anche nella nostra Penisola abita attualmente circa il 70 per cento dei cittadini». Tale cambiamento di paradigma è, secondo lo studioso, all’origine della cosiddetta “solastalgia”, ovverosia il bisogno di recuperare il proprio contatto con l’ambiente attraverso la riscoperta fisica e psicologica del selvatico.
Nate da direttive europee poi recepite anche dall’Italia, le comunità energetiche rinnovabili possono essere istituite tra privati cittadini, associazioni, pubbliche amministrazioni e imprese che, facendo capo a una cabina primaria condivisa, generano tra di loro una connessione virtuale basata sullo scambio di energia proveniente da fonti rinnovabili. «Esse di fatto cambiano il ruolo del cittadino trasformandolo in un soggetto attivo di transizione energetica e sviluppano nuovi comportamenti e nuove abitudini capaci di produrre valore ambientale e sociale per gli individui e le aree nelle quali essi operano» ha evidenziato Eleonora Cerva, ingegnere e open innovation della CVA.
Per salutare The First Thursday è stato proposto un aperitivo curato dalle chef Irene Berriat e Cristina Pietrosanti dell’Unione regionale cuochi Valle d’Aosta nonché completato dalla degustazione dei vini di Cave Gargantua.