Presentato a Gignod il Fondo Musumeci Editore
Circa 1.500 volumi pubblicati da Musumeci Editore a partire dagli anni Sessanta a oggi riguardanti la storia, la geografia, le tradizioni, i beni culturali, l’enogastronomia, le escursioni della Valle d’Aosta, oltre a libri dedicati a temi di interesse nazionale quali la natura, l’ambiente, il benessere naturale, la montagna e le coedizioni internazionali: il Fondo Musumeci Editore, allestito nella Sala del Consiglio comunale di Gignod, è stato presentato mercoledì scorso, 31 maggio, con una conferenza stampa.
Dopo i saluti della sindaca di Gignod Gabriella Farcoz, che ha ricordato come l’Amministrazione comunale abbia colto con entusiasmo l’opportunità di questo progetto molto importante per la comunità e ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione, Paolo Musumeci ha ripercorso la storia della casa editrice nata nel 1965 dall’intuizione di suo padre, Sergio Musumeci, fondatore dell’azienda.
«Per ritornare alle nostre radici - ha dichiarato Paolo Musumeci, precisando che da diversi anni a questa parte la Musumeci Spa, azienda di stampa, e la Musumeci Editore srl, casa editrice, sono 2 società diverse con altrettante proprietà distinte e indipendenti - dobbiamo ricordare che la prima tipografia in Valle d’Aosta è nata nel 1837 denominata Imprimérie Lyboz. Nel tempo, si sono susseguiti diversi proprietari, Mensio, Allasia e Salino, Allasia, Marguerettaz, Imprimérie Marguerettaz di Musumeci, fino a quando mio padre Sergio la acquistò da Albert Diémoz. Come tutte le storie, l’inizio è articolato, ma è possibile individuare un punto di partenza, 58 anni fa, quando Musumeci Editore pubblica “Histoire et géographie de la Vallée d’Aoste” di Italo Cossard. Negli anni successivi l’editrice diventa protagonista della scena culturale valdostana con alcune opere monumentali e con percorsi specifici, con grandi libri di autori nazionali, con la serie di collane sulla salute naturale e sull’alimentazione corretta, con il percorso di scoperta delle aree naturali protette che porterà poi negli anni Ottanta alla creazione della rivista “Oasis”, con numerose altre collane, grandi libri, cataloghi di arte, guide, opere dedicate alla montagna e alla cucina».
L’editore Paolo Musumeci si è poi soffermato sulla donazione all’Amministrazione regionale di 3 collezioni complete: «L’obiettivo di questa donazione non è celebrare la storia della casa editrice: è piuttosto quello di restituire alla collettività la mole di lavoro svolto da una vasta comunità di autori, fotografi, professionisti dell’editoria e della stampa. È una mole impressionante: il catalogo completo conta 1.500 libri, che oggi sono in modo unitario proposti al pubblico. Gli autori che hanno lavorato con la casa editrice sono 870: tra loro ci sono molte delle penne più autorevoli della ricerca valdostana, con volumi che sono stati punto di riferimento per la regione. E poi ci sono oltre 400 fotografi, ma anche più di 50 grafici e altre 200 persone che hanno lavorato nella produzione».
A ripercorrere la storia e la produzione della casa editrice è stato lo storico Joseph Rivolin: «La casa editrice Musumeci ha svolto un ruolo importante nella scena culturale valdostana, pubblicando opere e raccolte che sono diventate punti di riferimento imprescindibili. Questi volumi coprono tutti gli aspetti della vita regionale: turismo, alpinismo, gastronomia, arte e architettura, artigianato, etnologia, prosa e poesia, archeologia, storia, religione, biografia, scienze naturali, scienze politiche, diritto e sport».
«La casa editrice e i suoi libri sono diventati nel corso degli anni un patrimonio pubblico preziosissimo - ha commenta l’assessore regionale ai Beni e Attività culturali Jean-Pierre Guichardaz - e credo che la donazione dell’editore Paolo Musumeci sia un atto di grande generosità. Ognuno di noi ha legato i propri ricordi personali ai volumi pubblicati dalla Musumeci, che oltre ad essere stata un’impresa esemplare, ha saputo dare valore al lavoro e alle capacità degli autori e delle maestranze, valdostani e non solo. Ritengo che la casa editrice possa essere considerata un vero e proprio collante culturale e storico per la comunità valdostana: mi piacerebbe in futuro valorizzare la sua storia con un percorso di narrazione museale che racconti un popolo capace di guardare oltre ai confini».
L’archivio sarà consultabile tutti i giorni feriali su prenotazione telefonando al numero 0165 56449 oppure inviando una mail all’indirizzo a.cerise@comune.gignod.ao.it.