Si è spento Vincenzo Genna l’anima della Mensa Aurora

Si è spento Vincenzo Genna l’anima della Mensa Aurora
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Aveva tanti amici, Vincenzo Genna. Uomo empatico, generoso, sempre pronto a dare una mano agli altri, se ne è andato all’età di 76 anni sabato scorso, 27 maggio. Era ricoverato all’Ospedale Beauregard di Aosta e da un anno lottava con una malattia incurabile. Ciò nonostante ha tenuto duro fino all’ultimo, sostenuto da una fibra forte e da un carattere determinato. Il suo era un volto noto nel mondo degli alpini e della Protezione civile, perché come volontario metteva a disposizione la sua esperienza di cuoco ed era sempre pronto a partire in missione per cucinare nei campi allestiti al fine di sostenere popolazioni in difficoltà per le più disparate calamità naturali. Nato il 28 aprile 1947 a Sciacca, in provincia di Agrigento, si era arruolato nei carabinieri ed era stato trasferito a Mestre. Ad Aosta era stato mandato dall’Arma per seguire un corso di francese e qui aveva conosciuto la futura moglie, Angela La Bernarda, detta Lina, sorella di Adolfo, appuntato del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza caduto nell’adempimento del dovere a Saint-Vincent il 12 settembre 1972: quel tragico giorno, un uomo che era stato allontanato dal Casinò si era ripresentato con un coltello e lui venne ferito a morte nel tentativo di bloccarlo. Dopo i 3 anni di ferma, Vincenzo Genna si congedò dalla Benemerita e venne assunto alla Cogne, prima nel reparto acciaieria e poi come conduttore di caldaie. Dal matrimonio con Lina, celebrato il 1° giugno 1968, nacquero Omar, prematuramente scomparso nel 2017 a 46 anni a causa di una malattia, Giuseppe, 55 anni, impiegato in Regione all’Ufficio tecnico e progettazione viabilità forestale, e Davide, 41 anni, da poco riconfermato capo dell’Ufficio di rappresentanza a Bruxelles. La grande passione di Vincenzo Genna, però, era la ristorazione: gestì le mense nei cantieri per la costruzione dell’autostrada, poi la Mensa Aurora, vicino l'Immacolata, quindi il Ristorante Lo Meulet Blanc a Introd, il Camping International Touring a Sarre per 14 anni e infine la Cantina del Viandante a Plout di Saint-Marcel. Tutti lo ricordano con un sorriso luminoso che anticipava la sua innata capacità comunicativa, sempre disponibile e pacato nonostante le avversità che gli aveva riservato la vita, tanto che ancora fino a pochi mesi fa, nonostante le cure, aveva continuato la sua attività di volontario con la Protezione civile. I funerali sono stati celebrati martedì 30 maggio, all’Immacolata, e in tanti hanno voluto accompagnarlo nell’ultimo viaggio.

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