Il Centro Studi MB2 ha l’obiettivo di porre fine al contenzioso sulla vetta del Monte Bianco

Assegnare la vetta del Monte Bianco alla sovranità dell’Unione Europea affinché si ponga fine alla disputa franco-italiana intorno ad essa: questo è l’obiettivo del Centro Studi MB2 (alias Monte Bianco - Mario Bergamo), presentato giovedì scorso, 1° giugno, nella Sala conferenze dell’HB Hotel di Aosta. La presidente Paola Bergamo precisa che le iniziali del Monte Bianco e sono le stesse del nonno Mario Bergamo, per richiamare l'eclettismo del suo avo, costretto nel 1926 dalla dittatura fascista all'esilio a Parigi, dove aveva ricostituito il disciolto partito repubblicano italiano. «Mario Bergamo, era un precursore, un forte interprete delle ondate di europeismo che all'epoca si respiravano» dichiara Paola Bergamo, che ha consegnato al consigliere regionale della Lega Andrea Manfrin una medaglia commemorativa dei primi 25 anni del Traforo del Monte Bianco, come ringraziamento per il supporto. «La nostra sarà un’azione culturale - ha aggiunto il tesoriere Alberto Gaffi - da portare avanti non attraverso manifestazioni di protesta, ma con un lavoro in collaborazione con le popolazioni che vivono sotto la cima del Monte Bianco. E’ necessario sentire la loro voce». Paola Bergamo ha aggiunto che «Il Monte Bianco è un tetto immaginario, un luogo di contese poiché la cartografia non è univoca. Questo luogo si è tradotto in più occasioni storicamente in un motivo di contesa, anche di recente. Invece dovrebbe essere un luogo da cui ripartire per una nuova visione europea, l’occasione per riflettere sul futuro del continente. Europa unita non vuol dire perdere la propria identità, che anzi deve essere custodita».

«L’obiettivo del prossimo biennio è molto importante e ambizioso: - conclude Paola Bergamo - promuovere dal basso quelle condizioni culturali e politiche affinché vengano meno le reciproche rivendicazioni nazionaliste italo-francesi sullo status giuridico della vetta del Monte Bianco».