«Il Giro d’Italia non torni in Valle d’Aosta: abbiamo una dignità»
Agli organizzatori del Giro d’Italia: come riscontrato da moltissimi valdostani, ovviamente non tutti (specie da chi rappresenta le Istituzioni i quali si discosteranno da questo formale reclamo poiché timorosi, non avendo gli attributi per associarsi), da parte di cittadini delusi e amareggiati (sentiti mediante socials, arrabbiati e pubblicamente contrari), si comunica l’indegno collettivo per aver voi valutato male l’annullamento della tappa valdostana, creando disagi inutilmente e delusioni non solo nei confronti degli appassionati del Giro d’Italia, ma anche di quei cittadini che hanno speso risorse proprie per abbellire le proprie attività o le vie dei paesi, da tutti i disabili che vi attendevano sulle strade, da quei lavoratori che a causa vostra e dei vostri blocchi stradali, hanno inutilmente litigato con i propri datori di lavoro per non esser riusciti a raggiungere le loro postazioni per tempo.
A voi, un’organizzazione che è stata decisionalmente incompetente specie per non aver valutato adeguatamente le condizioni meteo in verità sostenibili e per tutti i disagi/danni provocati alla popolazione a titolo invano, l’augurio di non rivedervi più nella nostra amata regione, abbiamo una dignità.