Con una variazione di bilancio il Consiglio destina 4 milioni in più al Quartiere Cogne

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La cifra più cospicua di una variazione al bilancio di previsione 2023, approvata dal Consiglio comunale di Aosta mercoledì 24 maggio - con 17 voti favorevoli, 7 astensioni e 1 voto contrario - è di 4 milioni di euro in più per la riqualificazione del Quartiere Cogne nell’ambito dfel Programma per la qualità dell'abitare del Piano nazionale di ripresa e resilienza-Pnrr. La somma, proveniente dall’avanzo di amministrazione, verrà impiegata per coprire l'aumento del costo dell'abbattimento dei 2 "grattacieli" e per altre opere nel quartiere. Tra le altre voci voci della variazione, compaiono anche la riduzione di 220mila euro degli stanziamenti di spesa relativi alle utenze per la fornitura di energia elettrica di stabili di proprietà comunale o in gestione, di impianti di illuminazione pubblica e degli impianti sportivi e uno stanziamento di 122mila euro per l'erogazione di contributi dovuti al caro energia a favore dei gestori degli impianti sportivi comunali.

Il Consiglio comunale ha poi affrontato il tema del condominio di 5 piani previsto a pochi passi dall'Arco d'Augusto, all'imbocco di via Sant'Anselmo. Rispondendo a una mozione del gruppo Lega per avere chiarimenti in merito, assessore alla Pianificazione territoriale Loris Sartore ha osservato che «È necessario trovare un punto di incontro tra iniziativa privata, che non deve essere assoluta, e la tutela del patrimonio storico e architettonico. I volumi aumentati ai sensi della legge casa si devono inserire nel contesto e non devono essere avulsi». L’assessore Loris Sartore ha quindi riferito di essersi confrontato con l'assessore regionale al Territorio Davide Sapinet «Che mi ha invitato a partecipare a un incontro sul tema: c'è la volontà di declinare l'aspetto della legge casa rimasto in un'area di soggettività o di incertezza». La normativa, ha quindi precisato l’assessore Sartore, non consente automaticamente di ampliare del 20 per cento o del 35 per cento «Ma che si può arrivare “fino al 20 o al 35 per cento”. A mio avviso deve essere uno strumento applicativo della legge, attraverso la definizione di criteri oggettivi che devono essere individuati, a consentire di dire “non puoi arrivare fino al 35 per cento”, perché si possa affermare che un edificio così ampliato avrebbe un impatto eccessivo nella zona in cui si colloca».

Il capogruppo della Lega Sergio Togni ha ricordato nel suo intervento che «Pur essendo stato bocciato 3 volte dalla Commissione edilizia comunale» il progetto, di iniziativa privata, «Ha ottenuto il parere positivo della Soprintendenza ai beni culturali».

In base alla legge casa «La potestà per edifici soggetti a vincolo non spetta al Comune» ha ammesso l’assessore Loris Sartore e «Questo non piace all'Amministrazione comunale. I margini di manovra del Comune rispetto alla gestione del territorio sono limitati, per questo occorrono valutazioni attente, soprattutto in contesti delicati come il centro storico». In una nota, i consiglieri comunali di Aosta appartenenti ad Area Democratica Gauche Autonomiste Luciano Boccazzi e Diego Foti precisano che «A differenza di quanto emerso nel dibattito in Consiglio comunale, non si tratta solo degli ampliamenti volumetrici del piano casa, ma vi sono diverse cose che andrebbero approfondite in Commissione, attraverso la messa a disposizione degli atti e ad un confronto con la struttura comunale competente e la Commissione edilizia».

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