Bufera sul leghista Dino Planaz: «Mi auguro che un orso aggredisca qualche ambientalista»
Dopo la pioggia di critiche in seguito al suo intervento sul lupo in Consiglio Valle, in cui aveva ricordato l’aggressione mortale di un’orsa a un appassionato di corsa in montagna avvenuta in Trentino, augurando che «Quel malaugurato incidente» potesse accadere «A qualche ambientalista convinto», il leghista Dino Planaz precisa: «Chi, equivocando, cerca di interpretare quanto affermato come una dichiarazione di violenza nei confronti di una categoria di persone è decisamente fuori strada. Il mio intervento rappresentava il grido di dolore delle persone che operano in montagna, che amano i propri animali e se li vedono portare via da branchi di animali selvatici evidentemente fuori controllo». Ma cos’è successo? Durante la discussione di una mozione dalla Lega che chiedeva il prelievo e l’abbattimento di esemplari pericolosi o problematici di lupi, respinta dalla maggioranza perché in attesa dell’arrivo del piano nazionale lupo, Dino Planaz aveva dichiarato: «Tutte le favole che ci vengono a raccontare sul fatto che questi animali non siano pericolosi sono da smentire. Era normale che sarebbe successo e se non facciamo qualcosa succederà anche con il lupo. Non possiamo certo dare in adozione un lupo per ogni ambientalista, perché non ce ne sono abbastanza, visto che sono tutti leoni da tastiera, poi quando devono mettere la faccia ne vediamo ben pochi in piazza. Questa mozione era stata presentata tempo fa, prima di quanto accaduto in Trentino con l’orso. Poi disgrazia vuole, che non avevo finito di presentarla che è successa quella tragedia, che non auguro a nessuno, anzi a qualche ambientalista sì. Gli consiglierei anche di entrare nella gabbia a chiedere all’orsa di non attaccare più nessuno, visto che quel peluche è molto ambito dagli animalisti». Intervento che non è piaciuto al presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin: «Serve un senso di responsabilità da parte di tutti e deve essere evitato ogni incitamento alla violenza». Severo il commento di Valle d’Aosta Aperta che in una nota stigmatizza: «Parole che grondano odio e ignoranza, indegne di un essere senziente e pure rappresentante delle istituzioni». Anche il gruppo Federalisti Progressisti-Partito Democratico commenta duramente l’accaduto: «Pur comprendendo le preoccupazioni degli allevatori ci dissociamo da queste folli dichiarazioni. Augurare a qualcuno di essere aggredito da un animale, o da una persona, è un atto di violenza che non dovrebbe far parte di nessun discorso». Infine il il vicepresidente della Camera Sergio Costa: «È una frase inaccettabile, non degna di chi rappresenta le istituzioni. Mi auguro che vengano pronunciate parole di scuse, o che tutto il Consiglio regionale ne chieda le dimissioni».