Scuola, bonus 500 euro: la Regione deve risarcire altri 62 insegnanti precari
"Il governo regionale riconosca per via legislativa i diritti dei precari, anziché costringere i lavoratori della scuola a difendere i propri diritti attraverso i contenziosi, sempre onerosi per le parti in causa". L'appello arriva dalle segreterie regionali del Savt-École e dello Snals-Confsal che in una nota comunicano che martedì scorso, 16 maggio, il tribunale di Aosta ha riconosciuto ad altri 62 docenti precari, loro iscritti, il diritto al risarcimento per non avere ricevuto il rimborso di 500 euro annui per le spese di autoaggiornamento. La Regione dovrà quindi pagare altri 150mila euro, tra risarcimenti e spese legali. «Le sentenze rese dal giudice Luca Fadda - spiegano Savt e Snals - seguono quelle già pronunciate nel mese di marzo e confermano l'orientamento giurisprudenziale, che riconosce anche ai docenti a tempo determinato il diritto a ricevere il sussidio per aggiornarsi, in quanto le norme europee vietano la disparità di trattamento tra il personale precario e il personale di ruolo».