“C’est la zone”, passa attraverso la musica rap il contrasto al bullismo e al disagio giovanile

È stata la musica rap il filo conduttore dell’avvio del progetto “C’est la zone” che, dal mese di gennaio scorso, sta coinvolgendo alcuni ragazzi delle classi prime dell’Isiltep di Verrès. Promosso e finanziato dall’Amministrazione comunale e sostenuto dall’Istituzione Scolastica, l’iniziativa nasce per creare un’occasione di ascolto e di accoglienza per i ragazzi da parte del mondo degli adulti e anche con l’obiettivo di comunicare la presenza delle istituzioni in risposta agli episodi di bullismo e al disagio che hanno interessato il paese. L’idea è di un progetto-pilota da riproporre in futuro in altre classi ed è il frutto di un vero lavoro di rete tra professionisti, scuola e Comune, una sfida per dare risposta alle difficoltà emerse. «La canzone che i giovani partecipanti hanno creato - dice Sara Canale Clapetto, psicologa e psicoterapeuta - racconta proprio i loro vissuti, parla del futuro e affronta temi quali la famiglia e l’amicizia. È stata effettuata un serata di incontro con le famiglie per dare un riscontro di questa prima parte del progetto». L’educatore e rapper Andrea “Sago” Di Renzo ha guidato questa fase offrendo uno strumento, quello della musica, coinvolgente e dinamico. «Ora - continua Sara Canale Clapetto - l’idea è quella di proseguire con una serie di incontri, insieme alla collega Elena Castello, di supporto alla genitorialità. Si tratta di attuare un percorso teorico ed esperienziale in cui anche le famiglie si sentano accolte e ascoltate nel gestire una realtà giovanile complessa, segnata purtroppo anche dalle conseguenze delle restrizioni di questi ultimi anni. Vogliamo attuare un circolo virtuoso».

“C’est la zone” non è, quindi, solo una delle scritte che campeggiano sui muri intorno alla scuola ma è una realtà da cui partire per creare ponti tra generazioni, tra bisogni, vissuti e storie diverse con il presupposto che ogni racconto merita di essere ascoltato come una bella canzone.