Impresario patteggia un anno per la morte di un operaio
Giovedì scorso, 18 maggio, si è chiuso con un patteggiamento il processo per omicidio colposo relativo alla morte di un operaio nel cantiere della casa di villeggiatura a Ollomont della famiglia dell'ex ministro della Giustizia ed ex presidente della Consulta Marta Cartabia. Era imputato Massimo Facchini, titolare della ditta di Gignod incaricata dei lavori di ampliamento del garage, difeso dall'avvocato Corrado Bellora. Su accordo delle parti, il Giudice dell’udienza preliminare ha inflitto una pena di 1 anno di reclusione, con sospensione condizionale. Le parti civili sono state risarcite dall'assicurazione. Il 3 maggio 2022 il 38enne Costantin Cobanel fu colpito fatalmente alla testa e al torace da una putrella metallica di circa 340 chilogrammi mentre lavorava nel cantiere a Ollomont. In base alle indagini coordinate dal pm Francesco Pizzato, nel garage, al momento dell'incidente, era in corso il posizionamento della trave a sostegno dell'ingresso, che era stato allargato. Per questa operazione si stava impiegando un piccolo escavatore. La procura contestava al datore di lavoro, unico presente oltre alla vittima al momento dell’incidente, l'utilizzo di un mezzo non idoneo a sollevare la putrella, che non stava in equilibrio sulla benna e non era vincolata, e l'aver consentito all'operaio di stazionare nell'area di potenziale caduta della stessa barra.