Ripartita l’attività chirurgica dopo la pandemia All’inizio del 2023 una crescita del 40 per cento
Nel primo quadrimestre del 2023 l’attività chirurgica in Valle d’Aosta è cresciuta del 40 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. Un dato che l’Usl considera decisamente positivo. «Nonostante le criticità dovute alla carenza nazionale di medici e infermieri e a seguito del periodo di emergenza sanitaria causato dalla pandemia, vediamo una netta ripresa dell'attività chirurgica. - dichiara il direttore sanitario dell’Usl Massimo Uberti - Il dato è un buon segnale che dimostra l’efficacia del grande sforzo compiuto per ripristinare l'attività post pandemia e garantire ai pazienti la migliore assistenza possibile. Grazie all'impegno e alla dedizione del personale sanitario, siamo riusciti a superare le difficoltà e a offrire un servizio di qualità a tutti i pazienti».
«E’ un segnale positivo - evidenzia l’assessore Carlo Marzi - che mostra una netta ripresa dell'attività chirurgica nonostante la carenza a livello regionale e nazionale di medici e infermieri: il dato ripaga il grande sforzo compiuto, in continuità con il mio predecessore, per ripristinare al meglio possibile l'attività. Mentre prosegue il lavoro con il Dipartimento e l’Usl per far fronte tutti i giorni ai problemi quotidiani della nostra sanità, quali la mancanza di personale e le attese al Pronto soccorso, è importante dare un segnale positivo perché in prospettiva permette di affrontare anche la riduzione delle liste di attesa: grazie all'impegno e alla dedizione del personale sanitario, si è riusciti a superare tante difficoltà».
Dal 1° gennaio al 30 aprile 2023 all’Ospedale “Parini” e al presidio Beauregard di Aosta sono stati eseguiti 4.883 interventi. Nello stesso quadrimestre 2022 il totale era di 3.478. La durata media delle operazioni è scesa da 40 a 38 minuti.
Tra le Strutture più performanti, sopra la media di incremento, figurano l’Urologia (+118,4 per cento), l’Oculistica (+57,2 per cento), la Chirurgia Generale (+53,6 per cento), la Chirurgia vascolare (+51,4 per cento) e l’Otorino (+45,4 per cento). Anche la Struttura complessa di Ortopedia è riuscita a incrementare ulteriormente, registrando un +9,2 per cento.
«L’aumento è stato possibile grazie alla collaborazione tra il nostro Dipartimento e quello di Anestesia diretto dal dottor Luca Montagnani - dice il direttore del Dipartimento delle Discipline Chirurgiche Amedeo Manuel Mancini - e grazie all'impegno e alla dedizione del nostro team medico, chirurgico e infermieristico che ha lavorato duramente per garantire che i pazienti ricevessero la migliore cura possibile, implementando anche gli aspetti organizzativi. La ripresa ha permesso di erodere, almeno in parte, le liste di attesa per le operazioni e continueremo in questa direzione».