Nuovo ecosistema digitale per la sanità valdostana
L’Usl della Valle d’Aosta ha varato, attraverso la struttura complessa Sistemi informativi e Telecomunicazioni, un nuovo ecosistema digitale che coinvolgerà ospedale e territorio in un’ottica di unificazione e gestione di tutti i dati socio-sanitari per migliorare l’erogazione dei servizi nel territorio e aumentare la qualità dei livelli di assistenza.
«Il sistema sanitario regionale e le richieste dei nostri cittadini impongono una costante evoluzione dei servizi e degli strumenti a nostra disposizione. - spiega il direttore generale dell’Usl Massimo Uberti - Il tempo è una risorsa decisiva per il mondo sanitario, sia ospedaliero sia territoriale. È fondamentale quindi che i nostri operatori sanitari possano accedere in tempo reale alle informazioni necessarie organizzate già nel modo che sia utile a loro per lavorare. La disponibilità delle informazioni sanitarie, in tutto il percorso ospedaliero e territoriale del cittadino, permette, oltre che di assisterlo meglio, anche di lavorare sulla medicina di iniziativa, e quindi sulla capacità predittiva della Servizio Sanitario Regionale rispetto all’evoluzione di quei pazienti. Quindi non aspettare che il paziente si rivolga all’Usl per un bisogno ma attivare iniziative, processi, e servizi abilitando ad esempio processi di cura e promozione dei corretti stili di vita che consentano di anticipare un’acutizzazione della patologia».
«Con l’investimento in questo settore - dichiara l’assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi - la Regione conferma la volontà di proseguire e ampliare un percorso che mette al centro i bisogni e il benessere del paziente. Per garantire la sostenibilità del servizio sanitario regionale è prioritario spostare il baricentro delle cure dall’ospedale al territorio, sia consentendo deospedalizzazioni anticipate, sia ad esempio erogando assistenza qualificata a domicilio e con azioni atte a limitare il più possibile il ricorso alle cure ospedaliere. In questa direzione, l'innovazione digitale dei sistemi sanitari e la telemedicina possono migliorare l'efficienza e la qualità delle cure, l'accessibilità e la prevenzione delle malattie, attraverso metodologie e modelli operativi contestualizzati a livello territoriale e finalizzati a migliorare contemporaneamente la salute, i costi e l’esperienza sanitaria per le persone che vivono e operano tra le specificità e le complessità del nostro territorio».
L’obiettivo generale, anche grazie alla certificazione internazionale Emram, scelta prima dalla Germania e poi dall’Italia come condizione d’accesso ai fondi del Pnrr in ambito sanitario, è incrementare la sicurezza del paziente e la sua soddisfazione, ridurre errori e tempi di attesa, garantire la sicurezza dei dati, offrire agli operatori sanitari strumenti per arrivare prima e meglio alla diagnosi, per accedere più velocemente a tutti i dati necessari al percorso di cura e assistenziale e per costruire una medicina proattiva.
Il nuovo ecosistema digitale è già partito a marzo con l’attivazione del primo modulo del nuovo sistema informativo territoriale (l’assistenza domiciliare), mentre da fine maggio a fine giugno verranno avviati e messi a regime i moduli relativi alla gestione dei consultori, delle Residenze Sanitarie e del Pronto soccorso dell’Ospedale “Parini” di Aosta. Entro l’anno verranno poi attivati i software per la gestione dei reparti ospedalieri, degli ambulatori e del Servizio Trasfusionale. «Grazie alle “Clinical Timelines”, una sorta di “Linee del tempo cliniche”, tutti gli operatori sanitari potranno visualizzare in modo estremamente semplificato i dati relativi alle prestazioni assistenziali che sono state svolte sui pazienti, le rilevazioni di parametri e dati di laboratorio» illustra Lorenzo Noto, direttore della struttura Sistemi informativi e Telecomunicazioni.
Il nuovo ecosistema è frutto di una maxi gara per l’affidamento di servizi applicativi e di servizi di supporto nell’ambito dell’Accordo Quadro Consip “Sviluppi Applicativi”.
Sarà introdotta una cartella clinica di nuova generazione, basata su un archivio che non è soltanto un contenitore di documenti ma è un vero e proprio “Electronic Medical Record” riempito di dati che arrivano sia dai sistemi informativi ospedalieri sia dai sistemi informativi territoriali (compresa la cartella clinica elettronica dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta) e che registreranno anche gli episodi clinici avvenuti fuori Valle trasmessi dal nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico Nazionale.
Altra novità, in partenza questo mese, è il Clinical Decision Support System. Si tratta di un sistema per facilitare gli operatori sanitari (medici e infermieri) nei processi di cura. L’operatore può accedere a una bibliografia esterna, sempre aggiornata, che può aiutarlo nella fase di diagnosi e di cura del paziente, anche in relazione alla terapia da somministrare.