Quincinetto, addio a Franco Morgani Il ciclista che amava l’avventura
Per tutti la vita è come un viaggio, a volte con il sole, altre con la pioggia. Lo è stato soprattutto per Franco Morgani che di viaggi in bicicletta ne ha fatti tanti, in mezzo mondo, una pedalata dopo l’altra, con semplicità e generosità. Mercoledì scorso, 3 maggio, è partito per la sua ultima avventura, per la destinazione più misteriosa. Si è spento a 67 anni, dopo una malattia che lo ha rapidamente strappato ai suoi cari. Nel pomeriggio di ieri, venerdì, numerose persone gli hanno portato un ultimo saluto nella chiesa parrocchiale di Quincinetto. Operaio all’industria Fasti di Montalto Dora in pensione, Franco Morgani ha sempre coltivato una grande passione per lo sport. Per il calcio, che aveva praticato da giovane e di cui è stato allenatore nel settore giovanile del QuinciTava. Per il podismo, con la partecipazione al Tor des Géants. Per il ciclismo, con le grandi cavalcate in Europa condivise con amici come Maurizio Pitti di Donnas. «Era una persona con un carattere riservato ma che apprezzava la compagnia. - dice Maurizio Pitti - Insieme abbiamo fatto tanti viaggi in bicicletta: a Capo Nord e a Istanbul, sempre partendo da casa. Una volta abbiamo attraversato tutta l’Europa da Capo Nord alla Spagna. Avevamo in progetto di andare a Mosca ma purtroppo non abbiamo potuto realizzarlo a causa del Covid e poi della guerra. Rimarrà un sogno». Franco Morgani lascia la moglie Rosangela Vigna Ton e la figlia Eleonora.