Giro d’Italia, la Svizzera non pulisce la strada del Colle Niente “Cima Coppi” nel Tunnel del Gran San Bernardo
Un colle aperto a metà ed è un peccato che le biciclette da corsa sulla neve non si trovino a loro agio, tanto che il Giro d’Italia dovrà - con tutta probabilità - rinunciare alla sua “Cima Coppi” ai 2.469 metri del Gran San Bernardo, accontentandosi di celebrare la corsa in diretta televisiva mondiale nella galleria del traforo.
Incredibile ma vero, tanto che il Giro d’Italia 2023 - che parte oggi, sabato 6, con la cronometro Fossacesia-Ortona in Abruzzo - potrebbe essere ricordato come il primo della storia a rinunciare alla prevista “Cima Coppi” per individuarne un’altra, considerata la situazione. Tutto è assurdo ma purtroppo vero, dopo la presentazione nell’ottobre scorso della 106esima edizione della corsa rosa, con tanto di descrizione del percorso e della tappa Borgofranco-Crans Montana che, transitando dalla Valle d’Aosta venerdì 19 maggio, raggiungerà appunto il Vallese, passando dal colle del Gran San Bernardo, come già successo in passato.
Invece, non si sa ancora bene per quale motivo, visto che lo scarico di responsabilità in questi ultimi giorni è uno sport molto praticato, nessuno si è preoccupato della pulizia del tratto di strada che in Svizzera scende dall’Ospizio sino all’intersezione con la direttrice internazionale all’interno del traforo del Gran San Bernardo. Sul nostro versante l’Anas, in anticipo sui tempi, ha completato i lavori di sua competenza, garantendo l’apertura della statale 27 sino al confine, praticamente davanti all’Albergo Italia. Dall’altra parte invece tutto tace o almeno dalla ultime notizie esisterebbe una recente comunicazione ufficiale agli organizzatori della RCS da parte delle autorità elvetiche che annuncia che la strada sul loro versante non verrà aperta.
Da parte sua la Regione Valle d’Aosta sta procedendo come Assessorato del Turismo con l’organizzazione e il coordinamento sul territorio valdostano degli eventi collegati al passaggio della carovana rosa, seguendo il programma iniziale e quindi anche con la «Cima Coppi» e il passaggio al colle del Gran San Bernardo. Pure in questo caso nessuna comunicazione ufficiale è pervenuta e quindi gli uffici dell’Assessorato continuano a lavorare in tal senso. Allo stesso modo nulla risulta alla Presidenza della Regione in relazione alla questione visto che la RCS fino al tardo pomeriggio di ieri, venerdì, non ha informato di eventuali criticità.
Per chi opera nella comunità di riferimento, come il sindaco di Saint-Rhémy-en-Bosses Alberto Ciabattoni, è invece tutto molto chiaro e la “Cima Coppi” del Giro d’Italia 2023, a meno di clamorosi sviluppi, non sarà in Valle d’Aosta, visto che all’interno del tunnel non si raggiungono neppure i 2.000 metri.
Venerdì 19 maggio peraltro sarà la vigilia dell’Ascensione, festa nazionale in Svizzera, con migliaia di turisti in viaggio verso la Valle d’Aosta e l’Italia. Perciò è già certo che si formeranno code chilometriche per la chiusura del traforo durante il passaggio del Giro, con le immagini in mondovisione che restituiranno una situazione abbastanza assurda. Oltre a penalizzare la Valle d’Aosta che avrebbe avuto un ottimo riscontro dalla diretta televisiva, con i suoi paesaggi nella parte più suggestiva della tappa, tra i tornanti per arrivare al passo e la sommità del colle del Gran San Bernardo, uno dei luoghi più belli delle Alpi.