Il Difensore civico è anche garante dei detenuti, dell’infanzia e delle persone con disabilità
La difensora civica della Valle d’Aosta Adele Squillaci ha presentato giovedì scorso, 4 maggio, l'attività svolta nel 2022 dall'Ufficio di difesa civica oltre che come Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, di Garante per l'infanzia e l'adolescenza e di Garante dei diritti delle persone con disabilità.
I casi esposti rappresentano le varie domande poste da ciascun cittadino, non il numero delle persone che si sono rivolte al Difensore civico nelle sue varie funzioni.
L'Ufficio di difesa civica
Sono stati 920 i casi trattati nel 2022 nelle funzioni proprie di Difensore civico, di cui 887 definiti nell’anno, pari al 96,3 per cento, con una percentuale di pratiche non concluse del 3,7 per cento a fronte del 5,52 per cento del 2021.
Il confronto con i dati riferiti al 2021 (che ammontavano a 1.051) rivela una lieve diminuzione della casistica trattata nel corso dell’anno, dovuta principalmente al venir meno di istanze collettive (68 nel 2022 contro le 261 del 2021).
I casi trattati nel 2022 riguardano in particolare il settore dell’ordinamento (344 casi), nell’ambito del quale si ricomprendono, tra le altre, i rapporti istituzionali, i tributi, le sanzioni amministrative, nonché la residenza e la circolazione stradale. Seguono i settori della sanità (92 casi) che ricomprende l’igiene e sanità pubblica e i servizi sanitari; dell’organizzazione (83 casi) con particolare riguardo al rapporto di lavoro alle dipendenze dell’ente pubblico; dell’assetto del territorio (73 casi) che ricomprende tra l’altro l’edilizia, l’urbanistica, le espropriazioni, le opere pubbliche e difesa del suolo; dei trasporti e della viabilità (38 casi); dell’istruzione, cultura e formazione professionale (10 casi) che ha riguardato il personale docente, l’istruzione, i beni e le attività culturali; del settore dell’ambiente (7 casi) concernente lo stoccaggio dei rifiuti, l’inquinamento compreso quello acustico.
«L’Ufficio difesa civica - ha specificato Adele Squillaci - è stato interpellato particolarmente nel settore dell’assistenza sociale che consta di 191 casi, 60 unità in più rispetto al 2021: trattasi di casi principalmente per emergenza abitativa pubblica, per politiche sociali nonché per previdenza e assistenza. Fanno parte di questo settore anche le materie della cittadinanza e dell’immigrazione».
Anche nell’esercizio in esame, i Comuni, ormai tutti convenzionati, destinatari di 262 casi, pari al 27 per cento, sono rimasti al primo posto seguiti rispettivamente dalla Regione (226 casipari al 24 per cento), dalle amministrazioni periferiche dello Stato (108 casi corrispondenti all’11 per cento), l’Usl della Valle d’Aosta (49 casi e cioè il 5 per cento), dagli enti, istituti, aziende, consorzi dipendenti dalla Regione (84 casi ovvero il 9 per cento) e, infine, dalle Unités des Communes valdôtaines (4 casi, quindi l’1 per cento).
L'attività di Garante dei detenuti
Nel 2022, l’Ufficio ha trattato 122 casi, di cui 2 non conclusi del 2021.
Si tratta di casi strettamente connessi alla condizione di restrizione della libertà personale, quindi attinenti, sostanzialmente, al rapporto con il carcere, quali le condizioni della Casa circondariale di Brissogne e della detenzione, i rapporti con il personale dell’istituto e i trasferimenti, casi ricompresi in varie aree tematiche quali: l’organizzazione (37 casi); l’ordinamento (32 casi), a carattere trasversale, area tematica dei rapporti istituzionali e, trattata anche a livello di collaborazione interistituzionale, la giurisdizione; il diritto alla salute (21 casi) e i diritti fondamentali (14 casi).
Riguardo alla Casa circondariale di Brissogne, unico istituto carcerario presente in Valle d’Aosta, la capienza regolamentare nei primi d10 mesi del 2022 era di 177 unità, dopodiché è ritornata ad essere di 181 unità. La popolazione carceraria effettiva al 31 dicembre 2022 era di 102 unità, di cui 44 detenuti italiani e 58 stranieri.
«Nella realtà valdostana - dichiara Adele Squillaci - non si può parlare di sovraffollamento. Ciò che preoccupa, però, pur avendo la possibilità di usufruire delle prestazioni del personale medico e paramedico di grande preparazione e professionalità, presente in numeri adeguati, perlomeno, durante il giorno, è il peggioramento evidente di tutta la popolazione carceraria italiana che ha risentito, soffrendo più degli altri cittadini delle conseguenze derivanti dalla pandemia».
Garante dei minori
Questo organo di garanzia, nel promuovere e tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ispira la propria azione alla diffusione di una cultura dei diritti dei minori, nell’ambito della cultura dei diritti umani, al monitoraggio sulla tutela dei diritti dei minori, segnalando le violazioni ai competenti organi sociali e giudiziari e alla proposta di eventuali interventi normativi a favore dei diritti dei minori.
Nel 2022, il numero complessivo dei casi portati all’attenzione della Garante si attesta a 123. C'è stata un'unica richiesta collettiva di 43 casi mentre nel 2021 le richieste collettive erano 10 per un totale di 678 casi sui complessivi 698 casi trattati. I casi, distribuiti a seconda dei destinatari dell’intervento, hanno registrato una prevalenza della Regione (62 casi), seguita rispettivamente dalle amministrazioni ed enti fuori competenza (23 casi), dai privati (15 casi fuori competenza), dai Comuni valdostani convenzionati (13 casi), dall’Azienda USL (6 casi), dagli enti, istituti, aziende, consorzi dipendenti dalla Regione e concessionari di pubblici servizi nonché le amministrazioni periferiche dello Stato (2 casi ciascuno).
Garante delle persone con disabilità
Nei 123 giorni considerati, l’Ufficio della Garante ha trattato 64 casi di cui 4 non ancora conclusi. Altri 12 casi riguardanti le persone con disabilità sono stati trattati prima dell'entrata in vigore della legge numero 20 del 2022 in quanto già di competenza del Difensore civico.
I casi hanno registrato in questo esercizio una prevalenza della Regione (40 casi pari a 62,5 per cento).
Le aree tematiche che hanno determinato con più frequenza l’oggetto dell’istanza riguardano i seguenti settori: le politiche sociali (20 casi) per provvidenze economiche, disabilità, invalidi civili e servizi socio-assistenziali; l’ordinamento (12 casi), a carattere trasversale, per rapporti istituzionali e per giurisdizione, quest’ultima materia non di competenza; l’organizzazione, tutti relativi all’impiego pubblico, e l’istruzione, cultura e formazione professionale per istruzione e per personale docente (8 casi ciascuno); la sanità (6 casi), tutti per servizi sanitari; l’edilizia residenziale pubblica (3 casi) per alloggi popolari; i trasporti e la viabilità (2 casi) per servizio di trasporto pubblico per disabili, e, infine, i settori (1 caso ciascuno) dell’accesso ai documenti amministrativi relativamente alle modalità dell’accesso documentale e delle attività economiche per fiere, mostre e mercati.