«Le conquiste politiche, i diritti, la libertà si radicano nel 25 aprile»

«Le conquiste politiche, i diritti, la libertà si radicano nel 25 aprile»
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«Le conquiste politiche, sociali, culturali, i diritti, la libertà di opinione, di voto, di associazione, di cui oggi godiamo, si radicano proprio nel 25 aprile. La Valle d’Aosta ha svolto un ruolo cruciale ed eroico nella delicata fase della Liberazione. Sono numerosissimi gli episodi di coraggio compiuti, tantissime le persone che diedero, a ogni livello, il loro contributo. E nella nostra regione la Resistenza ha assunto caratteri specifici che l’hanno contraddistinta fortemente e ne hanno fatto il terreno fertile in cui è germogliata la nostra autonomia». Parole del presidente della Regione Renzo Testolin: martedì scorso, 25 aprile, in occasione della Festa della Liberazione, il Presidente della Regione insieme al sindaco di Aosta Gianni Nuti, al comandante del Centro addestramento Alpino generale Alessio Cavicchioli e al vicepresidente nazionale dell’ Anpi Carlo Ghezzi, ha reso omaggio a tutti i caduti in guerra con la deposizione di una corona al cimitero comunale di Aosta e al Giardino della Rimembranza, in via Boniface Festaz. I momenti solenni della mattinata si sono conclusi in piazza Chanoux con l’Alzabandiera, la deposizione di una corona al Monumento del Soldato valdostano e i discorsi celebrativi.

«Il 25 aprile si festeggia la libertà. Che questo giorno di liberazione da un regime di oppressione sia per tutti noi memoria di ciò che è stato. E di coraggio per affrontare il futuro». Lo dice il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin, in occasione della Festa della Liberazione. Che aggiunge: «Sono stati anni di sofferenza, di sacrificio, di lotta armata, di guerriglia in montagna, di resistenza civile. Oggi, non possiamo che guardare con gratitudine a chi lottò per la nostra liberazione, senza dimenticare che in Valle d'Aosta la Resistenza, intimamente legata all'ideale autonomistico, segnò una tappa fondamentale del nostro percorso di autonomia».

«La lutte pour la libération, ici en Vallée d’Aoste, a pris une importance particulière parce qu’elle ne s’est pas limitée à la défaite du nazi-fascisme, mais s’est mêlée aux impulsions pour retrouver les formes d’autogouvernement et d’autonomie qui nous avaient été interdites. Ce furent les années où, grâce au “Comité valdôtain de Libération” qui s’était constitué à partir de 1941, la “question valdôtaine” fut analysée dans toutes ses facettes et où les nouvelles bases du système politique régional furent jetées» si legge in una nota dell’Union Valdôtaine.

«Più che mai, in questo anno 2023, queste due date sembrano strettamente legate». Lo scrivono in una nota l'Alliance Valdôtaine e Vallée d'Aoste Unie, partiti autonomisti al governo della Regione Valle d'Aosta, a pochi giorni dalla Giornata mondiale della Terra del 22 aprile e alla vigilia della Festa della Liberazione. Per Alliance Valdôtaine e Vallée d'Aoste Unie «anche salvaguardando l'ambiente e adottando politiche economiche sostenibili ed eque che possiamo garantire anche la libertà, la coesione sociale, la democrazia e il rispetto delle minoranze, lasciateci in eredità dai protagonisti della lotta di Liberazione».

«Festeggiamo, ma con il rimpianto che tradimenti interni del CLN e congiunture internazionali hanno impedito il realizzarsi del progetto “di più ampie libertà per la Vallée d’Aoste” di Emile Chanoux e tanti altri» è invece il messaggio firmato di Christian Sarteur, responsabile politico del movimento indipendentista Pays d’Aoste Souverain.

La Festa della Liberazione è «anche l'occasione per ripensare al nostro percorso di autonomia e libertà le cui fondamenta furono poste proprio in quel difficile periodo»: così Aldo Di Marco, segretario politico di Pour l'Autonomie.

«Una nuova resistenza può cominciare, qui come altrove, ristabilendo il primato della realtà sulle narrazioni propagandistiche» sostiene Rete Civica, una delle anime del Progetto Civico Progressista.

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Nella mattinata di ieri, venerdì 28 aprile, gli studenti della Martinet, del Manzetti e del Liceo Bérard nei pressi della biblioteca Ida Desandré di Aosta, hanno ricordato le donne protagoniste della Resistenza valdostana

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