Una mostra inedita racconta il genio creativo di Joan Mirò
Venerdì 28 aprile, alle 18, nel Museo Archeologico Regionale di piazza Roncas, ad Aosta, si terrà l’inaugurazione della Mostra “Joan Miró. E’ quando sogno che vedo chiaro”. Per la prima volta in Italia verrà presentato un allestimento inedito su Joan Miró, uno dei massimi protagonisti dell’arte del secolo scorso. Nelle diverse sezioni del percorso espositivo saranno presenti sculture, olii, i fantocci di Mori el Merma (Morte al fantoccio), la sovversiva e festosa opera teatrale del 1978 ma anche 13 famosi libri d’artista e 4 videointerviste - realizzate appositamente per questa mostra - a persone che conobbero o lavorarono con Miró: il nipote Joan Punyet Miró, Rosa Malet, Colita e Joan Baixas. La mostra delinea la figura dell’artista-uomo, sfiorando le peculiarità della sua persona, dalle convinzioni ecologiste (che oggi chiameremmo di “sostenibilità ambientale”) all’impegno nella lotta antifascista, dall’esigenza fortissima di libertà alla sua ribellione verso ogni forma di tirannia fino alla sua capacità di intrecciare arti lontane come la poesia, la scultura, il teatro, la fotografia.
Le sezioni dell’esposizione mettono in evidenza il triplice impegno morale di Miró: il rispetto per la natura, la libertà politica e l’innovazione del linguaggio artistico, temi scelti dal Comitato scientifico di cui fanno parte Riccardo Auci, Andrea Filippo Cremonesi, Enrique Longinotti, Daria Jorioz, Josep Maria Camps Codina, Josep Massot e Paula Virginia Serè Villarino.
«Le sale del Museo Archeologico Regionale - sottolinea l’assessore regionale ai Beni culturali Jean-Pierre Guichardaz - ospitano per la primavera-estate di quest’anno un’ampia selezione di dipinti, sculture, libri d’artista, documenti fotografici e video che ci restituiscono la ricchezza creativa di un celebre artista, la sua modernità, ma anche la sua sensibilità e umanità».
L’esposizione, aperta tutti i giorni dalle 9 alle 19, resterà a disposizione del pubblico fino a domenica 1° ottobre.