Una giornata speciale - sabato scorso, 15 aprile - per i sessant’anni del Convitto regionale Federico Chabod
Condividere, giorno dopo giorno, esperienze di studio e di gioco crea relazioni durature nel tempo. Così, al convegno per i 60 anni del Convitto regionale Federico Chabod - sabato scorso, 15 aprile - hanno partecipato educatori e convittori di ieri e di oggi, rappresentanti della politica e della società aostana, per condividere la storia e le novità della struttura.
Nella rinnovata sala riunioni, riaperta per l’occasione, la rettrice e dirigente scolastica Anna Paoletti ha ricordato le molte figure, istituzionali o professionali, a partire dal rettore Tacito Giovannini che favorì il passaggio dal regio convitto alla forma che ancora oggi caratterizza la struttura: la sua presenza è stata simboleggiata con un ritratto fotografico. «Dopo la pandemia e dopo la chiusura delle attività ci sembrava bello poter festeggiare assieme questo anniversario. - ha detto Anna Paoletti - Ecco perché abbiamo pensato di condividere un momento importante, che è anche il frutto di tante relazioni del passato e del presente. L’aula magna è stata utilizzata anche come refettorio per i nostri ragazzi, ma oggi la inauguriamo invece ufficialmente aprendola a tutti». Il presidente della Regione Renzo Testolin ha sottolineato l’importanza del Convitto nel tessuto sociale valdostano, per il suo accogliere studenti che vengono da lontano e offrire pasti preparati con cura per le materie prime, mentre la sovraintendente agli studi Marina Fey ha ricordato il ruolo importante degli educatori e delle relazioni tra i ragazzi e con gli adulti.
Rete nazionale e Convittiadi
Per la prima volta è arrivata anche ad Aosta una rappresentanza del direttivo nazionale Anies, la rete dei convitti all’interno delle quali si scambiano esperienze e buone pratiche. Hanno portato il loro contributo la presidente delle Istituzioni educative statali-Anies Anna Maria Zilli, rettrice dell’educandato statale Uccellis di Udine, Emanuela Veronese dirigente dell’educandato San Benedetto di Montagnana in provincia di Padova e poi Gianni Nuti, come pedagogista oltre che sindaco di Aosta.
Le Convittiadi, organizzate dall'Anies e in particolare dal Convitto Galluppi di Catanzaro con l'intesa del Coni, si svolgeranno da domenica 30 aprile a domenica 7 maggio. La rappresentanza del Convitto Chabod sarà costituita da 50 ragazzi (21 per la sezione «small» e 29 «large») e 6 educatori accompagnatori. Le squadre degli small parteciperanno ai tornei di pallavolo femminile e sand volley misto. Mentre per i «large» ci saranno calcio a 5, basket maschile, pallavolo femminile, sand volley maschile e sand volley femminile. Ci saranno poi le gare individuali di tennis tavolo, calcio balilla, scacchi, nuoto, corsa campestre, atletica (100 metri), mentre per il tennis non ci sarà una rappresentanza valdostana. Il Convitto Chabod porterà anche un breve programma artistico musicale, con musiche e coreografie.
Gli Amici del Convitto
In chiusura, il convegno ha regalato un’altra chicca, con l’assemblea costitutiva della nuova associazione Amici del Convitto, grazie all’impegno di Carlo Champvillair. «Ho lavorato per 40 anni in Convitto. - racconta - Ho iniziato come maestro elementare fresco di studi, quando ancora c’era la scuola interna, poi mi sono laureato in pedagogia, fino a diventare vicario e, negli ultimi 21 anni, rettore». L’esperienza di convittore e semi convittore lascia il segno. «Ci si incontra e anche a distanza di tempo. - continua Carlo Champvillair - Resta un attaccamento nei confronti del Convitto, una solidarietà collegiale. Io già da tempo avevo l’idea di costituire questa associazione e ora, percependo un forte senso di solidarietà da parte delle ex convittori e semiconvittori, mi è sembrato il momento di attuarla, grazie anche alla disponibilità e collaborazione dell’attuale rettrice Anna Paoletti, che mi ha sostenuto mi ha appoggiato nell’avviare l’associazione». «L'obiettivo - conclude Carlo Champvillair - è fare conoscere l'attività del Convitto, coinvolgendo gli ex convittori, ma anche di portare nella struttura i bisogni del territorio, che nel tempo possono cambiare. La nostra è un'azione di supporto all'attività che svolge adesso il Convitto, rendendoci disponibili quando ci sono delle uscite per delle attività, in modo che la presenza di una o due persone in più possa aiutare nel dare sicurezza agli accompagnatori. Oppure, pensavamo di proporre attività di orientamento scolastico». Il presidente è Carlo Champvillair, vicepresidente Francesco Pastorino.