“Champorcher è un paese a rischio spopolamento” Dopo la chiusura dell’asilo, la comunità a un bivio
Occorre comunicare di più per decidere insieme il futuro di Champorcher. E’ l’appello lanciato da un gruppo di residenti - Fausta Baudin, Fabrizio Comola, Gianluca Crescio, Aurelio Danna, l’ex sindaco Alessandro Glarey e Martine Vallainc - che hanno convocato per mercoledì scorso, 19 aprile, una riunione aperta a tutta la popolazione dal significativo titolo “Parliamoci! Sul presente e il futuro di Champorcher”. Numerose le persone intervenute così come tante sono state le questioni sollevate: dalla crisi della scuola a causa dell’esiguo numero di bambini - con l’asilo già chiuso e le elementari a rischio per il futuro -, alle prospettive del comprensorio sciistico e dell’impianto di innevamento artificiale con vari investimenti previsti da Monterosa di cui si è parlato proprio mercoledì in Consiglio Valle, dalla necessità di una maggiore comunicazione da parte dell’Amministrazione comunale ai ritardi negli interventi per contrastare il degrado della Maison de Thomas fino ai bandi andati deserti per la gestione del Foyer, della pineta e dei campi sportivi.
«La sala era piena, segno che c’è molto interesse da parte della popolazione, ma le numerose richieste sono cadute nel vuoto, le risposte rinviate a un’altra riunione a data da destinarsi. - riflette Fausta Baudin - Intanto il paese è ormai quasi spopolato».
«Abbiamo risposto alle varie questioni sollevate. - replica la sindaca Alice Chanoux, presente alla serata come la maggior parte dei consiglieri comunali - Per quanto riguarda l’asilo, è chiuso dallo scorso anno e le prospettive sono molto incerte come purtroppo è inevitabile in un paese con numeri piccoli come il nostro: leggo che anche l’asilo di Châtillon è a rischio chiusura e questo dice tutto. Per quanto riguarda l’impianto di innevamento della parte alta del comprensorio sciistico, riteniamo che sia la vera ripartenza per Champorcher: si è visto quest’anno come tutto il paese abbia sofferto per la mancanza di neve e per l’impossibilità di aprire le piste in alto. Per la Maison de Thomas, come Amministrazione abbiamo portato avanti il primo lotto della ristrutturazione e nel contempo è stato riqualificato il mulino a fianco: l’obiettivo è concludere questa parte dei lavori entro metà giugno per poter usufruire nella stagione estiva, in accordo con il direttore dei lavori e i progettisti, dell’ecomuseo e del mulino. Bisognerà poi trovare i fondi per il secondo lotto di interventi, che rimane comunque nelle intenzioni dell’Amministrazione. Per quanto riguarda il bar del Foyer, in estate realizzeremo degli interventi di ampliamento degli spazi per renderlo più appetibile ad eventuali gestori: il bar d’estate rimarrà quindi chiuso mentre saranno aperti l’area pic-nic della pineta e i campi sportivi. In merito infine alla mancanza di comunicazione, ci impegneremo anche in questo senso: abbiamo l’intenzione di creare delle commissioni aperte ad amministratori e cittadini perché fungano da tavoli di lavoro su specifici temi».
Il dibattito in Consiglio Valle
La revisione della telecabina Chardonney-Laris nel comprensorio sciistico di Champorcher, gestito dalla Monterosa Spa, è stata portata all'attenzione del Consiglio Valle da Claudio Restano del Gruppo Misto nella seduta consiliare di mercoledì scorso, 19 aprile. «L’impianto di innevamento non interesserà la pista di rientro, - ha risposto l’assessore ai Trasporti Luigi Bertschy - perché in un quadro di investimenti strategici diamo priorità a quelli che alzano la quota di sci. Champorcher, come noto, è stata la stazione che ha avuto maggiori difficoltà di innevamento che si è tradotto in una forte riduzione di presenze e di fatturato: l'obiettivo è quindi di gestire al più presto la parte alta in modo da poter fruire del comprensorio già da inizio stagione, in particolare durante le vacanze di Natale. Si tratta di grandi investimenti: 5,4 milioni di euro complessivi per l’impianto di innevamento più 1,8 milioni per lo spostamento dell'impianto di arroccamento che sarà appaltato entro l’autunno. Altre importanti risorse sono già state messe a disposizione e impegnate per dare corso alla revisione generale della telecabina e dello skilift della Magdeleine. L’auspicio è che questi progetti possano, dopo un giusto confronto, unire la comunità, rilanciare il comprensorio e rivitalizzare l’economia di Champorcher e di tutta la vallata».