Si è spenta a 103 anni Emilia Brivio

Si è spenta a 103 anni Emilia Brivio
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Emilia “Emilietta” Brivio si è spenta nella Casa di Riposo La Grandze di Saint-Christophe lunedì scorso, 17 aprile. Mercoledì 25 gennaio aveva festeggiato 103 anni. Un cognome, il suo, che è stato a lungo sinonimo di cultura ad Aosta. La prima libreria della famiglia Brivio, originaria di Milano, fu aperta in piazza Chanoux, presumibilmente alla fine del 1800. Allora il negozio si trovava sotto i portici del Municipio e vendeva giornali e materiali di cancelleria per le scuole e gli uffici. Attività che nel 1922, alla morte di Joseph Brivio, nonno di Emilia, fu affidata al figlio, Maurizio. Il padre di Emilia fu mandato a Genova per far pratica in una grande libreria. Quando rientrò ad Aosta, l'attività si era trasferita sul lato opposto di piazza Chanoux, nei locali attualmente occupati dall'ottica Luxottica. Nel 1950 venne a mancare Maurizio Brivio e quindi, dato che il fratello di Emilia, Giuseppe, si era trasferito fuori Aosta, toccò a lei, che si era diplomata maestra, rinunciare all’insegnamento e prendere le redini della cartolibreria. Emilia aveva pochissima esperienza ma tanta voglia di imparare. Le venne proposto di trasferirsi nei vicini locali della Banca San Paolo, molto più ampi: accettò e il lavoro aumentò. Cedette l'attività nel 1975. A rilevarla fu Romano Fosson, noto impresario e presidente dei cacciatori, che la affidò a 2 figlie, Romana e Margherita (gli altri figli sono il medico, ex senatore e già presidente della Regione Antonio Fosson, Jean Pierre e Anna). Successivamente Margherita aprì con il marito Roberto "Bobo" Pernettaz la libreria Mondadori - ora Briviodue gestita dalla figlia Romaine - che si affaccia sul cortile di Palazzo Couronne mentre nella gestione della cartolibreria Brivio si sono succedute negli anni Silvana ed Eleonora Cavozzi, prima, e Florinda Di Leo, poi. Quest’ultima nel 2011 ha trasferito l’attività in via Sant’Anselmo e al suo posto, in piazza Chanoux, negli anni si sono succedute la Gioielleria De Marchi & Gianotti (che ora ha sede dove c’era la Pasticceria Boch) e adesso La Pâtisserie Bovio. Oltre che donna di cultura, Emilietta Brivio fu anche una grande appassionata di montagna tanto che con l'illustre cugino Albert Deffeyes condivise l'amore per lo sci di fondo e l'alpinismo. Amava viaggiare e fare lunghe passeggiate, poi, avendo con l'età dovuto abbandonare l'alpinismo, era solita confrontarsi con i tanti lettori che frequentavano il suo negozio, che negli anni aveva continuato ad essere punto di riferimento per gli amanti dei libri. I funerali di Emilia Brivio sono stati celebrati in forma strettamente privata mercoledì 19 nella chiesa di Saint-Christophe. Ora riposa nella tomba di famiglia nel cimitero di Aosta. Emilia Brivio lascia i cugini Pierre Noussan - con la moglie Monica Fea - e Patrizia Noussan con il marito Massimo Minelli, i nipoti Matteo, Rossella, Maurizio e Cecilia e l’amica Donatella Catalano.

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