«In via Binel e in corso Lancieri d’Aosta buche e avvallamenti sono pericolosi»
«Una strada ridotta così è un'indecenza, un percorso di guerra tra buche e avvallamenti e questa situazione in corso Lancieri d'Aosta va avanti ormai da diversi anni. E se poi a tutto questo aggiungiamo anche i marciapiedi sconnessi che rendono impossibile il movimento di carrozzine e pedoni il quadro è completo». A sostenerlo sono gli abitanti e gli imprenditori della zona. Dopo aver assistito alla caduta in bicicletta di un bambino a causa di una buca sulla strada, Giorgio Salsi, titolare con la moglie Mirca Gozzi dell'omonima azienda di distribuzione cosmetici, ha deciso di denunciare la drammatica situazione a La Vallée Notizie: «Il pericolo per biciclette e motocicli a causa delle buche sull’asfalto è quotidiano. Ma anche per le auto che se cercano di evitarle rischiano di invadere la corsia opposta. Via Binel non è da meno. Tutta la zona è in uno stato di degrado totale. Ritengo poi che questa sia una delle zone più trafficate di Aosta, dato che ci sono molte strutture sportive oltre a tante attività. Sinceramente non capisco questo stato di abbandono che oltre al rischio di incidenti o cadute danneggia anche pneumatici e ammortizzatori. Io e mia moglie purtroppo ne siamo testimoni».
Osservazioni condivise da Patrick Aloisi, titolare di una rivendita di tabacchi e giornali: «Corso Lancieri d’Aosta è sempre stato molto trascurato. Adesso, poi, il caos generale è stato aggravato dai cantieri per la pista ciclabile. E' una vergogna, perché è dal 2018, e cioè da quando hanno fatto i lavori per la fognatura, che la strada è rimasta disastrata, con buche e rattoppi malfatti. Così pure come i marciapiedi, con persone anziane cadute e grossi problemi per chi deve muoversi in carrozzella».
Romaine Pernettaz, titolare della cartolibreria Briviodue, aggiunge: «Le condizioni di Corso Lancieri d’Aosta sono critiche. Lo dico sia da commerciante che da residente, poiché vivo in zona. Pertanto auspico che l'Amministrazione metta in cantiere un intervento veloce di risanamento, alla luce del fatto che questa strada ha un grande passaggio dovuto alle tante attività presenti. La pista ciclabile? Ben venga e che sia un incentivo a essere tutti un po' più attenti all’ambiente».
A Ezio Peaquin, titolare del Bar Dolce Amaro, invece, pista ciclabile è costata cara: «Ho speso 10mila euro per un dehors e dopo pochi mesi me l'hanno fatto togliere, dato che la ciclabile passa proprio davanti all'ingresso del mio locale. Sa cosa mi risposero quando io chiesi se era possibile farla passare sull'altro lato della strada? “Noi facciamo quello che vogliamo”. Fanno quello che vogliono, capisce! E intanto le strisce pedonali di fronte sono state rese inaccessibili dalle reti di protezione dei cantieri che impediscono di salire sul marciapiede opposto con pedoni e carrozzine. Così sono obbligati a girare in mezzo alle auto, la sera la strada è al buio dato che i lampioni fanno poca luce e i malintenzionati ringraziano, tanto che nell'attività che avevo in via Garin i ladri sono entrati ben 5 volte».
Gianluca Macrina abita da 5 anni in corso Lancieri d’Aosta: «Una strada da rifare totalmente, pericolosissima per auto e moto e ora sottosopra per i lavori per la pista ciclabile. Ma che senso ha se poi ogni 10 metri sarà interrotta dai tantissimi accessi a parcheggi, abitazioni e negozi? Quale sicurezza avranno i futuri ciclisti? Credo gli incidenti saranno all'ordine del giorno».