Quote Gecoval, scatta la confisca definitiva
Fra i beni oggetto di confisca definitiva, eseguita dalla Guardia di Finanza, nell'ambito dell'operazione Aemilia, che ha visto coinvolta una compagine 'ndranghetista operante da anni sul territorio emiliano - nelle province di Reggio Emilia, Parma, Modena e Piacenza - ci sono le quote della Gecoval di Saint-Vincent. Partecipazioni detenute dai fratelli Palmo, 54 anni, e Giuseppe Vertinelli, 53 anni, residenti a Montecchio Emilia, in provincia di Reggio Emilia, che nel 2015 erano soci del Consorzio Gecoval, condannati in via definitiva dalla Corte di Cassazione a poco meno di 30 anni di carcere nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Dda di Bologna. Il valore complessivo di beni immobili, beni mobili registrati, disponibilità finanziarie, e quote societarie confiscati dal Nucleo di Polizia economica finanziaria di Cremona, insieme quello di Crotone, ai Gruppo Aosta e di Rimini, ammonta a 55 milioni di euro. Sul totale dei beni confiscati, le quote della società valdostana risultano marginali.
«Le indagini - si legge in una nota - del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Cremona, avviate nel maggio 2012 a seguito dell'arresto in flagranza per il reato di usura di un piccolo imprenditore di origini cutresi, da molti anni residente in provincia di Piacenza, hanno consentito di accertare che l'arrestato, approfittando del grave stato di bisogno in cui versava la vittima, nell'anno 2011 aveva prestato soldi applicando un tasso usurario superiore al 210 per cento annuo. E' emerso un ampio contesto criminale caratterizzato dal coinvolgimento di altri soggetti di origine calabrese i quali, titolari di aziende con elevati fatturati, avevano ideato un vasto sistema di fatture per operazioni inesistenti (utilizzando società cartiere intestate a prestanome) il cui scopo era quello di frodare il fisco creando liquidità in nero da impiegare nella concessione di prestiti ad aziende emiliane in difficoltà finanziarie per poi assumerne il controllo».