Sarre, “decapitate” tre rocce con incise coppelle preistoriche: indagini sul furto
È avvolto da un alone di mistero il furto di pietre su cui sono incise delle coppelle avvenuto in un sito archeologico a Sarre. Sconosciuti hanno letteralmente decapitato 3 rocce utilizzando un flessibile per poi sparire nel nulla con i reperti preistorici. Il fatto è stato segnalato alla Société Valdôtaine de Préhistoire et d’Archéologie a fine dello scorso mese di marzo da un appassionato che aveva notato l’accaduto durante una visita al sito. Verificato che le rocce erano state effettivamente asportate, è stata informata la Soprintendenza ai beni culturali. Quindi è scatta la denuncia al Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Le indagini, però, si annunciano difficili. Infatti non è possibile stabilire con certezza quando sia avvenuto il singolare furto, visto che il sito archeologico di Sarre è poco frequentato in quanto non è segnalato, proprio per evitare atti vandalici, ed è noto principalmente a studiosi e appassionati di archeologia. Infatti le rocce con le coppelle potrebbero essere state asportate molto tempo prima della scoperta dell’accaduto. Altrettanto oscuri sono i motivi della sottrazione, che con ogni probabilità è avvenuta su ordinazione e che deve essere stata compiuta faticosamente da più persone in tempi non brevi e utilizzando strumenti e mezzi di trasporto adeguati. Infatti se sicuramente esiste un florido mercato di antiche opere d’arte (sacra e non) rubate, come pure di reperti archeologici quali statue e monili, è incomprensibile a chi possano interessare delle rocce con le coppelle. Ma di cosa si tratta? Con tale termine vengono indicate incisioni rupestri eseguite dall’uomo su roccia, a forma di coppa o scodella, di dimensione variabile: in alcuni casi si rilevano isolate, in altri numerose, sulla medesima roccia. Le coppelle si ritrovano sulle rocce in molti luoghi del mondo e, solo alla fine dell'Ottocento iniziò un vero interesse per queste incisioni, si moltiplicarono le segnalazioni e si cominciò ad approfondire i motivi per cui le coppelle appaiono presenti in culture del tutto diverse.