Bambina morta di influenza Perizia a favore del pediatra

Nuova udienza martedì scorso, 18 aprile, del processo che vede come unico imputato il pediatra Marco Aicardi, 49 anni, di Verrayes, per la morte a 17 mesi della bimba Valentina Chapellu, visitata e dimessa per quattro volte dall'Ospedale Beauregard di Aosta. «I periti hanno ribadito le loro conclusioni - commenta il difensore del medico, l’avvocato Pietro Obert - e hanno riferito che non c'è alcun tipo di nesso di causa tra la condotta del dottor Aicardi e l'exitus, fatale, tragico, ma non sotto il dominio del dottor Aicardi». Sono stati sentiti in aula i 2 periti incaricati dal giudice monocratico Marco Tornatore di accertare le cause del decesso ed eventuali negligenze a carico di Marco Aicardi: il pediatra Alberto Arrighini e al medico legale Andrea Verzeletti, entrambi degli Spedali civili di Brescia. Hanno spiegato in sostanza che, quando fu visitata da Marco Aicardi l'11 febbraio 2020, la piccola non aveva la sovrainfezione batterica che - secondo la precedente perizia disposta dal gip con incidente probatorio - causò 6 giorni dopo la morte della bambina, inoltre affetta da influenza A. Lo dimostrerebbero 2 radiografie di cui «I colleghi che ci hanno preceduto non avevano contezza», ha affermato Andrea Verzeletti. Non emerge infatti un «Consolidamento batterico» dall'esame di queste radiografie, eseguite dopo che le condizioni della piccola - nella notte tra il 12 e il 13 febbraio - erano precipitate, portando al trasferimento d'urgenza all'ospedale Regina Margherita di Torino. Neppure l'aumento dei globuli bianchi nel sangue, per i 2 periti, è un indice di un’influenza batterica ma è probabilmente dovuto ai farmaci somministrati.

La discussione del processo è fissata a giugno. Il giudice ha rigettato la richiesta del pm Francesco Pizzato di sentire i periti nominati dal gip riguardo alla valenza di radiografie, tac e sugli esami ematochimici e di affidare una nuova perizia a un collegio con un broncopneumologo pediatrico e un anatomopatologo.