Festeggia sessant’anni il Convitto regionale Federico Chabod

Festeggia sessant’anni il Convitto regionale Federico Chabod
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Oggi, sabato 15, il Convitto regionale Federico Chabod festeggia il 60esimo anniversario della ricostruzione dell’edificio e del nuovo nome sella struttura come la conosciamo ora. Il Comune di Aosta nel 1960 aveva donato in uso al Convitto nazionale Principe di Napoli il terreno su cui è stato poi ricostruito l’attuale.

Il convegno dal titolo «Il Convitto: dalla rete nazionale alla rete con il territorio» oggi sabato 15 aprile, si apre alle 9 nella rinnovata aula magna in via Crétier ad Aosta. E’ annunciata la presenza di una rappresentanza del direttivo dell'ANIES (Associazioni Nazionale Istituti Educativi Statali). Nel pomeriggio a partire dalle 15 il Convitto apre le porte agli attuali allievi e studenti e alle loro famiglie ma anche ai convittori, ai semiconvittori, alle famiglie, ex-convittori e al personale, per ritrovarsi e partecipare a laboratori e iniziative organizzate per l'occasione. Alle 17.30 è prevista l'assemblea fondativa dell'associazione «Amici del Convitto», dedicata a tutti coloro che vogliono mantenere un legame vivo con l’istituzione. Interviene il rettore emerito Carlo Champvillair, promotore dell'iniziativa.

La concessione del Comune di Aosta, con il vincolo di creare sul terreno una struttura educativa, porta nel 1963 ad un Convitto del tutto rinnovato che viene intitolato a Federico Chabod, insigne storico valdostano nonchè primo presidente del Consiglio della Valle nell'immediato dopoguerra. Nel 1978 il Convitto passa da nazionale a regionale, grazie alle norme di attuazione dello Statuto di autonomia, e nel 1987 apre le porte anche alle ragazze, prima accogliendo le alunne delle elementari come semi convittrici e poi gradualmente aprendosi anche alle ragazze più grandi, fino ad arrivare, nell’anno scolastico 2004- 2005, ad ospitare anche le ragazze convittrici.

Attuale rettore - dal 2019 - è Anna Paoletti. Tra i nomi che hanno dato lustro al Convitto vi è anche quello del maestro Albert Deffeyes, cui è dedicata nell’atrio una targa piena di gratitudine.

Convenzionata con il Convitto, l’istituzione scolastica San Francesco conta una buona parte di semi convittori fra i propri alunni della primaria e secondaria di primo grado, mentre i ragazzi delle superiori a volte si fermano anche per la notte, trascorrendo quindi ad Aosta tutta la settimana (dalla domenica sera al venerdì o al sabato a pranzo) e risparmiandosi un viaggio quotidiano dalle vallate.

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