Anche l’Avis patisce la carenza di medici “A Donnas donazioni non più settimanali”
La carenza di medici si ripercuote anche sull’attività dell’Avis. L’associazione ha comunicato che dall’Usl è giunta notizia della necessità di ridurre l'attività donazionale a Donnas. «Stante il prossimo ulteriore aggravamento della carenza di organico medico, - si legge in una nota - non saremo più nella possibilità di continuare a garantire le attività di donazione di sangue nella sede di Donnas a cadenza settimanale. A partire dal 1° maggio il calendario delle sedute di donazione dei rimanenti mesi del 2023 sarà pertanto così modificato: 4 e 18 maggio; 1, 15 e 29 giugno; 13 e 27 luglio; 10 e 24 agosto; 14 e 28 settembre; 12 e 26 ottobre; 9 e 23 novembre; 7 e 21 dicembre. Le attività di donazione di sangue e di emocomponenti proseguiranno ad Aosta dal lunedì al sabato negli orari consueti: i donatori afferenti alla struttura di Donnas che lo desiderino potranno quindi essere accolti nella sede di Aosta, con le usuali modalità di prenotazione».
Intanto oggi, sabato 15 aprile, alle 15.30, nella sala polivalente della Bcc di Gressan, si terrà la 53esima assemblea regionale dell’Avis Valle d’Aosta, un momento tra i più importanti a livello associativo con la partecipazione di tutte le delegazioni delle comunali valdostane. Nel corso della giornata, dopo la relazione introduttiva del presidente regionale Angelo Vancheri, sono previsti gli interventi della autorità e del Consigliere nazionale Avis Giorgio Dulio. Nella seconda parte ci sarà lo spazio riservato alle delegazioni per la presentazione del rendiconto 2022 e la presentazione e ratifica del bilancio preventivo 2023, per la nomina di un componente all’interno del Consiglio direttivo e dei delegati dei soci all’89esima Assemblea nazionale che si svolgerà a Bellaria-Igea Marina da venerdì 26 a domenica 28 maggio. «Per la nostra associazione l’assemblea annuale è un momento di confronto e condivisione, oltre che di resoconto sull’attività svolta e sui programmi futuri. - dichiara il presidente Angelo Vancheri - Il sistema è estremamente complesso e si regge virtuosamente su 3 principali pilastri, rappresentati, oltre che dal volontariato del sangue, anche dalle istituzioni e dai professionisti del settore. L’attività di raccolta, nonostante la carenza di risorse mediche e infermieristiche, è stata comunque importante: constatiamo un leggero calo delle plasmaferesi, ma siamo molto soddisfatti per quanto riguarda il numero di sacche di sangue intero raccolte, che oltre a garantire l’autosufficienza alla nostra regione, ha permesso di destinare importanti invii extra-regione».
Al 31 dicembre 2022 risultano 3.640 soci donatori (l’anno precedente erano 3.684) e 340 non donatori, per un totale di 3.980 soci. Nel 2022, in Valle d’Aosta sono state donate 5.286 sacche di sangue: a queste di sommano le 89 che sono state donate dai soci della Comunale di Pont-Saint Martin alla Asl di Ivrea per un totale complessivo di 5.375. Le donazioni effettuate dai soci Avis rappresentano il 76 per cento del totale raccolto dal Centro trasfusionale di Aosta.